Torre del Greco. Una mazzetta da centomila euro a un colonnello della guardia di finanza per rallentare le verifiche sulle obbligazioni emesse dalla Deiulemar compagnia di navigazione.
A cinque anni dal fallimento dell’ex banca privata di Torre del Greco, spunta un nuovo inquietante retroscena sulle strategie messe in campo dagli armatori-vampiri per portare avanti gli affari di famiglia.
Un particolare raccontato agli investigatori direttamente da Angelo Della Gatta – a conferma del rapporto di “collaborazione” avviato dai principali responsabili del crac da 800 milioni di euro – e costato un sequestro da 100.000 euro a Fabrizio Giaccone, ex comandante delle fiamme gialle del gruppo di Torre Annunziata.
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