Ercolano. Il boss Giovanni Birra non ordinò l’omicidio di Costanzo Calcagno, uomo del clan Ascione ucciso all’interno di un circolo ricreativo nel 2001 a Ercolano nell’ambito della sanguinosa guerra di camorra. Lo hanno stabilito i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Napoli che hanno assolto, nel processo di secondo grado, il padrino di corso Resina. Giovanni Birra, recluso al regime del 41 bis da 15 anni e già condannato in via definitiva per omicidio e associazione a delinquere di stampo mafioso, incassò un ergastolo in primo grado per questo delitto. Una condanna cancellata dal verdetto d’Appello.
Durante il dibattimento i legali di Giovanni Birra – difeso dagli avvocati Sergio Cola ed Alessandro Pignataro – avevano sollevato dei dubbi in merito alle ricostruzioni fornite da due collaboratori di giustizia un tempo vicini alla cosca di corso Resina. In particolare alcuni pentiti – questo il teorema della difesa – avrebbero fornito ricostruzioni discordanti rispetto all’effettiva partecipazione di Birra a questo delitto. Per alcuni collaboratori di giustizia il boss avrebbe partecipato alle riunioni organizzative, mentre per altri il padrino non sarebbe stato presente nel momento in cui venne emessa la condanna a morte per Costanzo Calcagno.
Dettagli che verranno chiariti dalle motivazioni della sentenza d’Appello che saranno depositate nel corso dei prossimi mesi. Nell’ambito dello stesso processo i giudici hanno anche cancellato un altro ergastolo al boss di corso Resina: quello incassato per l’omicidio di Ciro Farace, ucciso a San Sebastiano al Vesuvio a distanza di pochi giorni dall’omicidio Calcagno. Per questo delitto il capoclan ha incassato uno sconto di pena, portando a casa 30 anni di carcere a fronte dell’ergastolo emesso in primo grado. A giugno scorso Giovanni Birra venne assolto – dopo essere stato condannato in primo grado all’ergastolo – anche per l’omicidio di Nicodemo Acampora, altro delitto che rientrerebbe – secondo la Direzione Distrettuale Antimafia – nell’ambito della guerra di camorra tra il clan Birra e gli Ascione-Papale, una guerra capace di produrre 60 morti ammazzati nel giro di 10 anni.
Nonostante le assoluzioni e gli sconti di pena Giovanni Birra deve scontare numerose condanne definitive per omicidio e associazione a delinquere di stampo mafioso. Tra queste un ergastolo per l’omicidio di Ciro Cozzolino, ucciso in provincia di Prato nel 1997. Da circa un anno il boss di Ercolano è recluso nel braccio di massima sicurezza del super carcere di Sassari assieme ai padrini più pericolosi di camorra, mafia e ‘ndrangheta.