Torre del Greco. «Non riesco a capire come improvvisamente decine di automobilisti abbiamo deciso di trasformare la passeggiata porto-scala in un parcheggio: evidentemente erano stati avvisati dell’assenza dei vigili urbani, impegnati a garantire l’ordine pubblico e la viabilità durante il giro rosa. Sembra ci sia un “regista” dietro il disastro». Non si nasconde dietro un dito, l’assessore ai lavori pubblici Luigi Mele.
Anzi, rilancia. Perché la qualità dei lavori realizzati con i fondi europei per trasformare l’ex poligono del clan in un piccolo gioiello può essere messa in discussione, ma le frequenti “anomalie” registrate in via Calastro s’infilano in un cono d’ombra in cui il fedelissimo del sindaco Ciro Borriello intravede una precisa matrice politica. «Episodi del genere non si erano mai verificati in un anno e mezzo – sottolinea Luigi Mele – Proprio in concomitanza con la manifestazione a carattere nazionale, invece, in decine hanno lasciato l’auto lungo la passeggiata. Peraltro, le foto poi pubblicate sul web sono state scattate scientificamente: non si può risalire alle targhe delle vetture fuorilegge».
Argomenti destinati a infiammare la prossima seduta della giunta: «E’ vero, ci sono responsabilità dei tecnici comunali perché le telecamere dovrebbero già essere funzionanti – sottolinea Luigi Mele – e il segnale di divieto d’accesso ai pedoni doveva essere rimosso da due mesi, quando arrivò la comunicazione di cessato pericolo, ma non si può negare come l’inciviltà di una parte della cittadinanza giochi un ruolo determinante nello sporcare l’immagine della passeggiata porto-scala».
Chiaro il riferimento ai cumuli di rifiuti di ogni tipo abbandonati in ogni angolo, perfino a ridosso delle giostrine dei bambini con conseguenti pericoli per la salute pubblica. Circostanze capaci di convincere Luigi Mele a lanciare una nuova provocazione: «Come per la fontana di via Roma – spiega l’assessore – proporrò la chiusura della passeggiata finché non saranno eseguiti tutti i necessari interventi anti-vandali».