Al giorno d’oggi sono davvero tanti i lavori, dai call center agli impiegati, ma anche i manager e le segretarie, che costringono a stare per ore seduti fermi davanti alla scrivania, con lo sguardo puntato sul monitor e la mano incollata al mouse, impegnati in telefonate in entrata o in uscita. Per migliorare tali condizioni di lavoro e avere, di riflesso, un aumento di produttività e una maggiore efficienza, Wildix, la multinazionale, nata in Italia a Trento, operante nel campo delle Unified Communication, ha elaborato la rivoluzionaria idea di un casco 3D di realtà virtuale con cui l’operatore “entra” letteralmente nel sistema di comunicazione e può gestire le chiamate in ingresso e i trasferimenti con semplici movimenti di braccia.
Un esempio? Lo spiega Dimitri Osler, CTO di Wildix: “Abbiamo associato alle operazioni più frequenti quei movimenti in grado di portare benefici agli arti e all’apparato scheletrico. Ad esempio, se arriva una chiamata, l’operatore può allungare il braccio davanti a sé e portarlo verso il petto, per trasferire una chiamata attiva, mentre farà un movimento da sinistra a destra, dopo aver selezionato il collega. Oppure se arriva una chiamata (una sfera) l’operatore può afferrarla e tirarla a sé per rispondere e, sempre con i movimenti di braccia e mani, può scorrere la lista dei colleghi e attivare quello a cui trasferire la chiamata”.
L’esperienza è quindi a 360° e totalmente immersiva. Le icone dello stato di presenza dei colleghi si trasformano in veri e propri oggetti tridimensionali con cui sarà possibile interagire in diverse modalità. Le rubriche si scorreranno muovendo la mano, i messaggi di testo si scriveranno grazie a una tastiera virtuale completamente personalizzabile.
Per evitare un’eccessiva esposizione dell’operatore alla realtà virtuale, il dispositivo imporrà delle pause. I lavoratori possono, così, alternare l’esperienza Virtual 3D con quella desktop per compiere dell’attività fisica, seppure minima, che porti benefici di salute.
Il centro di ricerca e sviluppo di Wildix di Odessa sta inoltre studiando come inserire anche un ingrediente ludico (opzionale) nell’interfaccia della Collaboration 3D: “Si potrà fare una gara a chi risponde più velocemente, o assegnare punteggi in base all’abilità nella gestione di determinate operazioni; crediamo che qualche nota di leggerezza e svago possa rendere un po’ meno ‘alienante’ il lavoro di un lavoratore, ad esempio di un operatore di call center”, conclude Dimitri Osler.