Ci sono cose che non hanno un prezzo, come l’amore per una città. Quello che Maradona ha sempre detto di nutrire per Napoli e che ora invece misura con i soldi. Cachet da 230mila euro per venire nella città che l’ha reso grande e immortale in occasione della festa a piazza del Plebiscito il 5 luglio, in programma per conferirgli la cittadinanza onoraria. Di onore c’è ben poco nella richiesta di un risarcimento per diventare cittadino napoletano, titolo dato prima di lui a Sofia Loren, che invece non chiese alcuna somma. Il Pibe de Oro, un soprannome che mai come ora sembra amaramente appropriato, sarà pagato dagli sponsor dell’evento di cui sarà direttore artistico Alessandro Siani e che vedrà sul palco, ovviamente, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. «Maradona è un marchio, un professionista che deve pur vivere, non ci vedo nulla di male e non mi sento deluso come tifoso» ha commentato l’assessore allo Sport, Ciro Borriello, che invece voci di corridoio avevano detto amareggiato. A ribellarsi al cachet e gridare allo scandalo è chi quella cittadinanza l’ha proposta in Consiglio comunale, dove è stata approvata, il consigliere di Forza Italia, Stanislao Lanzotti. «Sono schifato – dice – Maradona è amato come un Dio a Napoli e ci viene invece sotto compenso. Gente presa in giro sui sentimenti, non andrò e non parteciperò, mi vergogno di aver avallato questo scempio». Ad attaccare anche il capogruppo del Pd, Federico Arienzo uno dei pochi che si era opposto in Aula alla cittadinanza a Maradona perché un grande sportivo «ma su cui resta la macchia dei rapporti con i Giuliano. Adesso il preteso cachet, la verità è che Napoli ama e dà di più di quanto chiunque sia disposto a ridare». La polemica monta ed anche la delusione: stavolta per gettare acqua sul fuoco ci vorrà davvero la Mano de Dios.
In piazza in 30mila
Saranno trentamila gli spettatori che potranno assistere alla consegna della cittadinanza onoraria di Napoli a Diego Armando Maradona la sera del 5 luglio in piazza del Plebiscito. La capienza è stata definita al termine di una riunione della commissione per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunita ieri mattina nella prefettura di Napoli. Il Comune, rappresentato dall’assessore allo Sport Ciro Borriello, ha portato il proprio progetto che prevede la divisione della piazza secondo i criteri che evitano un eccessivo affollamento al centro dell’emiciclo. Il criterio adottato per la definizione della capienza è stato di due persone per ogni metro quadro disponibile. L’accesso a piazza Plebiscito, in cui il palco sarà allestito a ridosso della Basilica di San Francesco di Paola, sarà rigorosamente controllato con due punti di prefiltraggio, uno dal lato di piazza Trieste e Trento e uno dal lato di via Cesario Console.
Lo sbarco a Napoli
Maradona, che attualmente è impegnato in Russia per incontrare Putin e discutere di un suo ruolo ai Mondiali del 2018, sbarcherà a Napoli già il 4 luglio. Il Pibe riceverà la cittadinanza onoraria in un giorno che non è casuale. Il 5 luglio del 1984, infatti, l’attaccante più forte di tutti i tempi metteva per la prima volta piede sul prato dello Stadio San Paolo, gestione Ferlaino, di fronte a oltre 70mila spettatori.