Torre del Greco. Non solo interventi di restyling e progetti destinati all’ampliamento dei viali dell’eterno riposo. In attesa di trasformare in realtà la promessa di allargare il cimitero cittadino, l’amministrazione comunale targata Ciro Borriello avvia le procedure per la concessione di nuovi loculi e cellette per urne cinerarie.
Il bando di gara
A metà maggio la giunta guidata dal leader locale del centrodestra ha approvato le linee di indirizzo per assegnare le nuove “case” ricavate all’interno del camposanto: in tutto 116 posti, divisi tra 62 cellette per urne cinerarie e 54 loculi. A un mese di distanza, l’ingegnere Vincenzo Sannino – responsabile del settore opere pubbliche e servizi manutentivi del Comune – ha proceduto alla pubblicazione del relativo bando suddiviso in due lotti, nonché alla modulistica necessaria per presentare le domande.
La base d’asta
Differenti gli importi minimi a base d’asta per ottenere la concessione della durata di 50 anni delle cellette per urne cinerarie o dei loculi per la custodia dei resti mortali. Per i primi, infatti, si parte da un minimo di 500 euro. Per i secondi, invece, si parte da un minimo di 700 euro. «In caso di più offerte uguali – viene specificato all’interno del bando – si procederà alla graduatoria secondo l’ordine di arrivo delle domande». La durata della concessione sarà di 50 anni – a partire dalla data di sottoscrizione del contratto – ma non è esclusa la possibilità di rinnovo.
I requisiti per partecipare
Diverse le “condizioni” per presentare domanda a partire dalla possibilità di concorrere esclusivamente per una sola tipologia di lotto. Non solo: i concorrenti non dovranno essere già concessionari di cappelle, monumenti o loculi all’interno del camposanto né devono essere in graduatoria per l’assegnazione di una delle 882 nicchie messe in palio nel 2009. «Si tratta di principi adottati per garantire a un numero maggiore di cittadini – sottolinea il sindaco Ciro Borriello – la possibilità di avere una celletta o un loculo per i resti mortali dei propri cari». Il tutto, in attesa di procedere ai lavori di ampliamento del camposanto annunciati in varie occasioni e fino a oggi rimasti un miraggio.