Torre del Greco. L’estate 2017 rischia di passare alla storia come la stagione della resa agli armatori-vampiri della Deiulemar compagnia di navigazione. A 48 ore dal sostanziale colpo di spugna invocato dal procuratore generale della corte d’Appello di Roma per i sei imputati a processo per il crac da 800 milioni di euro, la curatela fallimentare della società di fatto – incassato il via libera del comitato dei creditori – apre alla transazione dei giudizi pendenti contro i trust riconducibili alle famiglie Della Gatta e Lembo.
Ovviamente, a precise e imprescindibili condizioni. A partire dal termine ultimo del 31 luglio per la presentazione di un piano dettagliato di rientro da sottoporre all’approvazione definitiva di tutte le parti interessate e dalla consegna di tutti i beni entro il 29 settembre.
Dall’accordo sono esclusi gli eredi del capitano Michele Iuliano, pronti a mettere sul patto solo 5 milioni di euro. Una somma ritenuta non congrua, al punto da convincere curatori fallimentari e comitato dei creditori a respingere la proposta di transazione.
Dalle restanti famiglia di armatori si potrebbe arrivare a recuperare 95 milioni, intorno al 10% del fallimento.
+++ leggi tutti i dettagli OGGI in edicola su Metropolis Quotidiano +++