Boscoreale. «Un caos per nulla, come già avevo anticipato. Qui si parla di cifre irrisorie ma bastava chiamarmi e avrei sistemato tutto. Di certo non passo per consigliere comunale moroso per una cifra irrisoria di 48,50 euro. E’ chiaro che hanno voluto far diventare eclatante una cosa di poco conto. Un attacco ad personam, questa non è politica».
L’ex sindaco di Boscoreale Gennaro Langella, oggi consigliere comunale di opposizione, va su tutte le furie in seguito alla incompatibilità sollevata, in quanto moroso, a ricoprire la carica di consigliere comunale. Incompatibilità che sarà oggetto di discussione nell’assemblea cittadina di martedì 6 giugno. Unico punto all’ordine del giorno, l’incandidabilità di Langella e di un altro consigliere di opposizione, Gaetano Crifò.
«Un problema che ho già risolto – sottolinea Langella mostrando la nota protocollata dal dirigente dell’ufficio finanziario -. Ho pagato tutto. E la nota sottolinea appunto che il sottoscritto è in regola con il pagamento dei tributi locali relativi agli anni 2014, 2015, 2016 e 2017. Questo conferma ulteriormente che c’era volontà da parte dell’amministrazione a creare un caso che non esiste. Di certo non si evadono le tasse per 50 euro ma, ripeto, sarebbe bastato un invito a presentarmi negli uffici preposti per regolarizzare la mia posizione, così come poi ho fatto».
Ma quello che non si riesce a comprendere, aggiunge ancora Langella, «sono state avviate le procedure per me e per il consigliere comunale Gaetano Crifò mentre ciò non è stato fatto per altri rappresentanti della maggioranza di Giuseppe Balzano che, tra l’altro, hanno pendenze molto più gravi. Ovviamente, vogliamo spiegazioni su quanto sta accadendo. Questo evidenzia appunto la cattiva fede nel voler gettare fango sulla mia persona e su quella di Crifò, forse perché denunciamo tutte le illegittimità di questa amministrazione?».
Secondo quanto emerge dall’attività di recupero dell’evasione fiscale, sarebbero quattro i consiglieri comunali coinvolti. Le posizioni di incompatibilità, però, sono state sollevate soltanto per Langella e Crifò. Questi ultimi, inoltre, stanno valutando la possibilità di denunciare il presidente del consiglio comunale Antonio Mappa per violazione della privacy.
Secondo quanto rilevato dal Comune di Boscoreale, i consiglieri non avrebbero pagato alcune tasse comunali obbligatorie e ora rischiano di essere messi fuori dalla pubblica assise. Se il mancato pagamento sia una semplice dimenticanza o invece il tentativo di evitare di sborsare denaro, per ora non è stato accertato, ma certo è che quelle pendenze potrebbero costare caro ai quattro amministratori. Per Langella e Crifò le procedure sono state accelerate.
L’accertamento interno è partito alcuni mesi fa, quando agli uffici comunali del settore tributi sono arrivate le comunicazioni da parte di Equitalia. L’agenzia di riscossione tributi ha segnalato all’ente di piazza Pace che i consiglieri comunali risultano morosi. I funzionari del Comune di Boscoreale hanno subito messo in campo una task force per scovare i furbetti e sotto la lente di ingrandimento sono finiti i consiglieri e, in particolar modo, i due amministratori che ora rischiano la poltrona.