Un ovale ‘ritagliato’ da una pala d’altare del 1700 rubata in una chiesa di Tramonti, sulla costa amalfitana, e’ stata recuperata dal Nucleo tutela beni culturali dei carabinieri di Napoli. Il dipinto, restaurato in modo tale da mascherare il taglio effettuato dai ladri, era nel catalogo di una casa d’aste, tre lotti che sarebbero stati battuti lo scorso 24 maggio. L’intera pala ha un valore di circa 200 mila euro, e raffigura una Madonna in trono circondata da angeli e santi asportata nel 1992 in localita’ Geta. E’ stato l’occhio esperto di un militare dell’arma del nucleo specializzato a individuare la provenienza di quell’ovale fotografato tra le opere in vendita nel catalogo, confrontandolo con l’immagine della pala presente nella banca dati delle forze dell’ordine. “Un lavoro complesso – spiega il comandante del nucleo di Napoli, capitano Giampaolo Brasili – che richiede conoscenza delle opere e controllo giornaliero di quello che viene immesso in banca dati”. Le indagini continuano per risalire alla catena che da oltre vent’anni ha portato il dipinto ad approdare nel catalogo della casa d’aste. Complessivamente, nello scorso anno, il nucleo napoletano ha restituito allo Stato e ai cittadini opere d’arte per un valore complessivo di 1,5 milioni di euro. A volte restituzioni rese possibili anche dal ‘pentimento’ del ladro improvvisato, come nel caso di un militare americano che ha riconsegnato una borchia presa in una visita agli scavi di Pompei nel 1945″.
CRONACA
30 maggio 2017
Recuperata a Napoli una tela del Settecento rubata in una chiesa di Tramonti: valore di 200mila euro