Il centro antiviolenza di San Giuseppe Vesuviano, che nel corso del 2016 ha assistito molte donne in difficoltà, sostenendole lungo nuovi percorsi di vita e di autodeterminazione, continua ad essere in funzione presso gli uffici della casa comunale in via Cesare Battisti.
Il centro, appartenente alla rete di sportelli previsti nei Comuni dell’Ambito territoriale sociale 26, di cui San Giuseppe Vesuviano è Comune capofila, offre diversi servizi e, tra questi, un servizio di prima accoglienza per le donne in difficoltà.
Nel corso del primo incontro, il personale specializzato del centro vaglia la tipologia di domanda di aiuto formulata, prestando particolare attenzione al difficile contesto di vita in cui la donna avverte, suo malgrado, di essere immessa. Seguono, poi, attività di consulenza legale finalizzate a garantire maggiore conoscenza dei propri diritti mediante una valutazione giuridica delle problematiche vissute ed ulteriori attività di sostegno psicologico, individuali e di gruppo.
La nascita del centro antiviolenza, dunque, ha già potenziato la rete di servizi sociali offerti, ad oggi, dall’Ente e continuerà a farlo. «Ho avuto modo di ribadire più volte che la nostra amministrazione desidera garantire massima attenzione alle fasce sociali più deboli – dichiara Vincenzo Catapano, sindaco di San Giuseppe Vesuviano – questo vale ancor di più quando il disagio si trasforma in qualsiasi inaccettabile forma di violenza e di sopruso. La rete integrata di servizi sociali, nei Comuni appartenenti all’Ambito 26, costituisce una risorsa fondamentale per tutti i cittadini». Il Centro antiviolenza “Lilith: uscire dal silenzio” è attivo in via Cesare Battisti, presso gli uffici della casa comunale, il lunedì dalle ore 16:00 alle ore 18:00, il martedì, dalle ore 10 alle ore 12, il mercoledì, dalle ore 9 alle ore 13, ed il giovedì, dalle ore 9 alle ore 13.
CRONACA
24 aprile 2017
Sportello antiviolenza a San GIuseppe Vesuviano, Catapano paladino delle fasce deboli