Dall’ex cappella a Pimonte alla sede delll’associazione degli amici dei vigili del fuoco di Casamarciano forse in onore di quel lanciafiamme annunciato da Matteo Renzi sul partito napoletano che non c’è stato. Sono alcune delle location scelte per le Primarie Pd del 30 aprile.
Incompleto l’elenco inviato ieri a Roma con le location dei seggi per le Primarie. Sei circoli Pd, tra cui Torre del Greco, che ne ha chiesti due, non hanno ancora deciso dove si terranno le elezioni per votare il segretario nazionale del partito ed eleggere anche gli 81 delegati della Campania. In tutto 138 i seggi, di cui 34 a Napoli e 104 in provincia, come decretato dalla Commissione provinciale per il Pd. Sessanta in meno rispetto al 2013, pochi per la mozione che sostiene Matteo Renzi, troppi per quella che appoggia Michele Emiliano.
Circoli e associazioni: spunta anche una ex cappella. A Pompei nella sede Uil
Nella maggior parte dei casi si voterà nei circoli Pd, ma tra le sedi spuntano anche tante associazioni. E’ il caso di Miano, il circolo finito sotto i riflettori nazionali e commissariato perché l’ex vicepresidente Michel Di Prisco avrebbe pagato le iscrizioni durante il tesseramento. Si voterà nella sede di un’associazione a piazza Regina Elena ma nell’elenco non è specificato il nome. Tra le location anche la casina del capitano a Meta, l’ex cappella di Santa Maria di Costantinopoli a Pimonte, la sede Uil a Pompei, l’associazione bocciofila a Pozzuoli, il circolo cacciatori a Giugliano.
Il retroscena, il deputato Impegno silurato se ne lava le mani
Non sono mancate le polemiche e non mancano neanche le scaramucce. Tra i circoli di Napoli che non hanno ancora fornito la sede ci sono Stella e San Pietro. In quest’ultimo pare che il deputato Pd, Leonardo Impegno a dispetto del suo cognome non si sia impegnato molto sul territorio per l’organizzazione dopo essere stato sacrificato tra i capibastone renziani nelle liste per i candidati all’Assemblea nazionale. E così per ora niente location.
Ok a 18 gazebi. Due anche a San Carlo, il circolo scandalo
Non si sacrificano invece i gazebi. Diversamente all’orientamento iniziale di eliminarli la Commissione provinciale per il Congresso ha dato l’ok. Ce ne saranno diciotto tra Napoli e provincia. Si andrà a votare sotto i tendoni anche a San Carlo all’Arena dove i gazebi saranno due: qui trenta nomi di iscritti sono ancora al vaglio della Digos e non sono stati quindi inseriti in anagrafe. Gazebi anche a Mercato, Pendino, Secondigliano mentre in provincia a Massa Lubrense, Monte di Procida, Pollena Trocchia e San Gennaro Vesuviano.
Provincia, Comuni grandi chiedono un solo seggio
A chiedere per le Primarie un solo seggio, pur potendone avere due o addirittura tre , sono i Comuni della provincia più grandi. Tanto che anche la presidente della Commissione provinciale per il Congresso, Grazia Tatarella li definisce scherzosamente “virtuosi” all’indomani delle numerose polemiche sul numero dei seggi. E’ il caso di Castellammare che svolgerà le Primarie al Palazzetto del Mare, nei pressi della appena inaugurata Villa Comunale, una sola sede a Portici nella sede Pd a via Libertà. Giugliano ne avrà tre invece, una nel circolo canottieri. A Ercolano ci saranno due seggi: uno all’ex banco di Napoli e l’altro al circolo didattico Rodinò. Il fortino renziano e del sindaco delfino di Renzi, Ciro Buonajuto capolista per i Comuni vesuviani e della Costiera, voleva tre seggi ma non la spunta.