L’ultima operazione del nucleo di edilizia del comando di polizia municipale della città mariana ha interessato una proprietà della Curia. I caschi bianchi hanno, infatti, apposto i sigilli a un capannone del Centro San Paolo. Il blitz è scattato a via Astolelle dove erano in corso lavori all’interno della struttura.
L’immobile
Il Centro San Paolo è molto noto in città. Un tempo ospitava anche un centro sportivo giovanile e lo scorso anno finì al centro del dibattito politico per l’intenzione di trasformarlo in un supermercato. L’immobile si trova a poca distanza dal passaggio a livello e da qualche giorno al suo interno erano stati avviati dei lavori edili. All’arrivo sul posto, i vigili urbani- coordinati dal colonnello Gaetano Petrocelli e dal capitano Ferdinando Fontanella e in collaborazione con il personale dell’ufficio tecnico comunale- hanno riscontrato alcune irregolarità.
I controlli
Dai controlli è emerso che la proprietà ha presentato una Dia, denuncia di inizio attività, dichiarando di voler avviare interventi di manutenzione ordinaria e richiedendo un cambio di destinazione d’uso da industriale a commerciale, appunto. Ma dalle verifiche effettuate dal nucleo anti-abusivismo del comando vigili di Pompei è risultato che erano in corso lavori di manutenzione straordinaria con interventi di consolidamento statico e un cambio prospettico. Per cui sono scattati i sigilli per il cantiere e due persone sono state denunciate.
Le altre operazioni
Nei giorni scorsi, il nucleo di edilizia ha effettuato altri controlli e sequestri. Uno a via Andolfi presso una villa, tre a via Casoni presso uno stesso isolato. «Nonostante la carenza di uomini cerchiamo di contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio», ha spiegato il vicecomandante Fontanella, «portando avanti una serie di indagini. Effettuiamo almeno tremila sopralluogo all’anno».
L’emergenza abbattimenti
Sulle scrivanie del comando di polizia municipale ci sono decine di fascicoli. Il registro esecuzione demolizioni continua a crescere. «Abbiamo notificato già 150 pratiche di demolizione arrivate dalla procura di Torre Annunziata», ha detto il Capitano, «in molti casi si tratta di abitazioni. Altre 100 sono ancora da notificare e poco fa sono arrivate tre o quattro ordinanze di demolizione dalla procura generale di Napoli. Il fenomeno dell’abusivismo è antico e radicato, purtroppo».