Tutti morti: Pietro Pacciani, Mario Vanni, Giancarlo Lotti. Ora anche Fernando Pucci, il teste ‘alfa’ nel codice degli inquirenti fiorentini. Era l’ultimo ‘compagno di merende’ rimasto in vita, il gruppo di rozzi personaggi che tra gli investigatori alimento’ la tesi di un team omicida come responsabile dei duplici delitti del Mostro di Firenze. Una pista che oscuro’ a lungo quella del killer solitario e che approdo’ nella aule di giustizia prima che trovasse spazio quella dei loro presunti mandanti. Pucci e’ morto il 25 febbraio in un ospizio a San Casciano (Firenze) per cause naturali. Aveva 86 anni, la notizia si e’ diffusa adesso in Val di Pesa, a funerali avvenuti. E’ stato sepolto al cimitero del paesino dove ha sempre vissuto, Montefiridolfi. Dichiarato oligofrenico nel 1983, venne giudicato attendibile nelle testimonianze processuali. Fu coinvolto nell’inchiesta del Mostro quando nel 1995-1996 tra gli inquirenti maturarono accuse di omicidio non piu’ rivolte al solo Pacciani ma a un gruppo di suoi sodali dediti a vino, prostitute, a guardare di nascosto le coppiette che si intrattenevano nella campagna. In particolare ‘Alfa’ fu considerato un ‘eccellente’ teste oculare dell’omicidio della coppia di francesi a Scopeti. Di fatto non smenti’ il ‘pentito’ Lotti, dei cui racconti fu pezza di appoggio. Lotti lo aveva chiamato in causa dicendo agli inquirenti che potevano trovare conferme sul delitto di Scopeti sentendo proprio Pucci, perche’ era insieme a lui. Celebre la deposizione al processo del 1997, attesa come testimonianza-chiave. Fernando Pucci impressiono’ dicendo “C’era la luna piena, si vedeva bene, ho visto tutto, c’erano Pacciani e Vanni, uno davanti e uno dietro alla tenda. Pacciani con la pistola, Vanni con il coltello. Ero con Lotti e quei due ci dissero: ‘Andate via, senno’ ammazziamo anche voi'”. Ma poi, sotto il fuoco di fila dei controesami delle parti, si perse in troppe contraddizioni e fu lacunoso, quindi venne discussa la sua credibilita’. Col tempo, dunque, si e’ dissolto per motivi naturali il gruppo dei ‘compagni di merende’. Pacciani mori’ nel 1998, il ‘pentito’ Giancarlo Lotti nel 2002, Vanni nel 2009. Ora Pucci, che disse di esser stato a Scopeti la sera del delitto. Uno scenario difficile, di recente messo in discussione da documentari che riportano valutazioni scientifiche basate su criteri attuali (esame delle larve) tali da proporre una eventuale retrodatazione di due-tre giorni della data ‘convenzionale’, che fu fissata all’8 settembre 1985. Da un paio di anni l’inchiesta sul Mostro, mai archiviata, e’ in mano al Ros dei carabinieri. Sarebbero state sentite persone, rivisti fatti e testimonianze, con grande riserbo e coi criteri prudenti che richiedono i ‘cold case’ e il trascorrere dei decenni su una storia che non sembra conoscere la parola fine.
CRONACA
1 marzo 2017
Morto l’ultimo ‘compagno di merende’ del Mostro di Firenze