E’ il 1954. Sofia Loren e Vittorio De Sica sono in una pausa delle riprese di “Pane, amore e…”. Vogliono mangiare qualcosa di buono. L’occhio va subito a quella trattoria aperta da qualche anno a quattro passi dal mare e che è sempre piena. All’ingresso l’insegna recita uno slogan che pian piano diventa sinonimo di garanzia e che oggi rappresenta un motto, anche per i turisti: “Da Emilia”.
I due attori si accomodano, sorridono, vengono accolti come amici veri. E gustano prelibatezze da un gusto unico, lontano, vero. E’ quello della tradizione, della storia, della cultura di una Sorrento che muoveva grandi passi nel solco del Grand Tour del Novecento.
La trattoria più famosa di Sorrento era già un’icona del mangiare sano, alla “vecchia maniera”. E oggi compie 70 anni. Un grande traguardo, «un trampolino di lancio», un altro punto di partenza sorridono gli eredi di donna Emidia Ranieri-Cacace, la capostipite di una culla ormai cult per chi vuole assaporare piatti a base di pesce che fanno il giro del mondo.
Non è un caso che proprio Marina Grande e la trattoria siano diventate le location preferite di Mamma Rai per il premio Caruso. Un dovere, un tributo, l’ennesima dimostrazione che Sorrento può contare su grandi dinastie di ospitalità esportate ovunque. Per festeggiare i 70 anni dall’apertura del locale, spunta un libro. Si tratta di “Piccola storia della Trattoria da Emilia alla Marina Grande di Sorrento dal 1947”. Il volume sarà presentato oggi, alle 17:30, presso Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento.
Cliccatissimo anche sui social network e sui siti internet dedicati all’enogastronomia, la trattoria “Da Emilia” è divenuta ritrovo anche di tanti vip, sia del mondo dello spettacolo che della cultura. Senza dimenticare l’edizione storica del 1995 del premio Caruso che offrì in diretta uno spazio proprio a donna Emidia.
CRONACA
26 febbraio 2017
Pane, amore e… I 70 anni della trattoria Emilia di Sorrento, la culla del gusto amata dalla Loren