Torre del Greco. L’ennesimo annuncio-spot dell’amministrazione comunale targata Ciro Borriello – stavolta, firmato dall’assessore all’ambiente Salvatore Quirino – scatena una nuova polemica social griffata Clelia Gorga.
A 72 ore dalle “grandi pulizie” portate a termine – secondo il fedelissimo del primo cittadino – all’interno delle storiche Cento Fontane, puntuale arriva la risposta dell’esponente del Pd in consiglio comunale. Risposta affidata dalla renziana della prima ora di Torre del Greco alla sua pagina Facebook: «Bonifica e riqualificazione sono parole che evidentemente sbaglio a interpretare. Perché quando ho visto l’area delle Cento Fontane a tutto ho pensato, tranne che a una bonifica e una riqualificazione», il commento postato da Clelia Gorga sul popolare social.
Poche parole per attaccare l’annuncio in pompa magna in relazione agli interventi sull’area del monumento a ridosso della zona porto. «Si tratta di un’area storica che non può essere abbandonata o dimenticata, né tanto meno considerata un punto dove intervenire solo quando, meritoriamente, associazioni di cittadini lanciano il grido d’allarme. E’ purtroppo palese come, ancora una volta, manchi una progettualità complessiva che sia capace di individuare delle aree di interesse storico culturale della città e inserirle in un organico progetto di rilancio del territorio. Va sicuramente contrastata la cattiva abitudine di chi crede che le Cento Fontane, o altre aree del territorio cittadino, siano sversatoi all’aria aperta: e il servizio di controllo del territorio, la pulizia, e la disinfezione dell’area devono essere una priorità dell’amministrazione comunale».
Di qui, la battaglia in vista dell’eventuale ritorno alle urne: «Siamo consapevoli che il futuro della nostra città dipende dalla capacità dei cittadini di individuare le persone giuste per rilanciare Torre del Greco – sottolinea Clelia Gorga – E siamo certi che solo chi ha a cuore le sorti del suo patrimonio artistico, culturale e storico può davvero pensare di costruire e difendere una tradizione che viene da anni di mancata valorizzazione. Quella non è una bonifica, né una riqualificazione. E’ solo un po’ di fumo negli occhi di chi si crede non possa vedere. Ma i cittadini vedono benissimo. E capiscono altrettanto».