Hanno tentato di incassare un rimborso Irpef all’ufficio postale ma sono stati traditi dal fiuto infallibile di un dipendente che, sospettando un raggiro, senza esitare un istante ha chiamato le forze dell’ordine. Così, al termine dei controlli di routine, è stata ricostruita la truffa, per fortuna sventata.
Bloccati due coniugi del napoletano, Michela Migliaccio e Francesco Scognamiglio, trentottenni di Castel Volturno, che ora devono rispondere di tentata truffa e possesso di documenti falsi. L’episodio è avvenuto qualche giorno fa allo sportello delle Poste di Massa centro e i due sono anche dovuti comparire dinanzi ai giudici del Tribunale di Torre Annunziata per il processo per direttissima.
I fatti: la coppia piomba a Massa Lubrense per cercare di incassare 1.420 euro a titolo di rimborso Irpef. Stando agli accertamenti di polizia municipale e carabinieri, la donna, sfruttando la presenza del marito, ha esibito un falso documento dell’Agenzia delle entrate. E ha diffuso false generalità. Il dipendente ha iniziato a sospettare qualcosa quando ha notato che sulla carta d’identità della trentottenne c’era scritto che il documento era stato rilasciato dal Comune di Milano. Così è stato allertato il comando di polizia municipale. Gli agenti, diretti dal comandante Rossella Russo e dal tenente Carlo Fabiano, sono giunti all’ufficio postale e nel giro di pochi minuti hanno riscontrato anomalie passate anche all’attenzione dei carabinieri. I militari della caserma di Massa Lubrense, diretti dal capitano Marco La Rovere, hanno risolto il “giallo” visionando la patente di guida della donna. Il vero nome della donna, invece di Flavia Magiar, così come era stato riferito all’impiegato postale, era Michela Migliaccio. A quel punto sono scattati gli arresti. Il sindaco di Massa Lubrense Lorenzo Balducelli, al termine dell’operazione, ha espresso congratulazioni agli agenti della polizia locale.
CRONACA
11 febbraio 2017
Tentano una truffa all’ufficio postale di Massa Lubrense, scattano due arresti