Avrebbero voluto pregare per i propri cari che non ci sono più, avrebbero voluto posare un fiore sulla tomba di mamma o papà che sono volati in cielo troppo presto. Avrebbero, appunto. Perché non ci sono riusciti. Mattoni, terreno e detriti di vario genere gli hanno impedito, ormai da giorni, di poter rendere omaggio ai propri cari. Su quel vialetto del cimitero di Poggiomarino, di nuovo abbandonato a se stesso, c’è solo “monnezza”. Che nessuno porta via. Eppure i lavori di manutenzione straordinaria erano stati fatti a metà dicembre, annunciati con toni trionfalistici dagli uffici comunali dopo le decine di segnalazioni per tombe distrutte e aree abbandonate. Eppure il dossier fotografico, pubblicato anche sui social network, ha fatto tornare l’amministrazione indietro di un mese. Quando le critiche per un camposanto finito nel dimenticatoio erano all’ordine del giorno. E anche stavolta i disagi sono stati portati all’attenzione del primo cittadino Leo Annunziata e dell’assessore di riferimento con delega al cimitero. Ma il filosofo dem rieletto per un pugno di voti a giugno scorso non è stato l’unico destinatario di una serie di fotografie che hanno riacceso i fari sul cimitero. Quegli stessi scatti sono stati inviati, visti e pubblicati anche dal leader dell’opposizione Maurizio Falanga. «Ricevo segnalazioni in continuazione», ha risposto il leader del centrodestra di Poggiomarino.
E’ stato proprio l’avvocato con la passione per la politica a riaprire quella che per l’attuale cittadino è una vecchia e dolorosa ferita.
«Le condizioni del cimitero preoccupano fortemente – dice Falanga – le immagini che mi hanno mandato negli ultimi giorni testimoniano uno stato di abbandono senza precedenti. Una discarica di detriti impedisce addirittura alle persone di passare tra una tomba e l’altra».
CRONACA
24 gennaio 2017
Scandalo al cimitero di Poggiomarino. «Il Comune dimentica i morti»