Dopo la battaglia vinta dalla coppia di mamme del piccolo Ruben a Napoli, c’è chi dice no alle unioni civili a pochi chilometri di distanza. La denuncia è di Arcigay Napoli, che attacca duramente l’amministrazione comunale di Volla. «Siamo venuti a conoscenza, tramite alcune testate online, della singolare vicenda avvenuta a due ragazzi di Volla che lo scorso 13 dicembre si sono uniti civilmente – dice Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli -. La cerimonia – la prima unione civile in quel Comune – non solo è stata celebrata da un’anonima impiegata, visto che il sindaco Andrea Viscovo ha preferito non officiarla, ma si è svolta presso l’ufficio Anagrafe dato che, sempre per disposizione del primo citadino, non è stata messa a disposizione la sala del Municipio di solito utilizzata per i matrimoni civili». Nei mesi scorsi, dopo l’approvazione della legge Cirinnà, «pare che il sindaco nel corso di un Consiglio comunale avesse espresso una certa contrarietà circa la celebrazione delle unioni civili – continua Sannino – parlando anche di “obiezione di coscienza”. Se confermata la notizia sarebbe davvero triste. Il sindaco dovrebbe essere non solo il rappresentante del suo elettorato, alla ricerca costante di un presunto facile consenso, ma dovrebbe tutelare e difendere i diritti di ogni concittadino. La scelta di Viscovo, avvocato e uomo di legge, osteggiata anche dal suo vice, Maria Coppeto, ci ricorda la grettezza di un pezzo della nostra classe dirigente, che sono certo un giorno sarà seppellita da una grande risata». «La nostra delegata ai diritti delle persone disabili, Maria Rosaria Malapena, cittadina di Volla, appena saputo della notizia, teneva a ricordarmi come il suo sindaco anche nei confronti delle persone disabili ha dimostrato in diverse circostanze superficialità e inettitudine: evidentemente la lotta alle discriminazioni e la difesa dei suoi concittadini non è nell’agenda politica, ma direi nel cuore, di questo triste amministratore di provincia», conclude Sannino.
CRONACA
17 dicembre 2016
Arcigay: “Volla unioni civili osteggiate dal sindaco”