Un incontro lungo, dai toni accesi ma alla fine una promessa l’hanno strappata. La battaglia contro i tagli al trasporto sociale che i membri del Comitato per i diritti umani prosegue senza sosta. E dopo il summit di ieri mattina in Regione – non senza tensioni –
c’è stato un primo passo in avanti. Da Palazzo Santa Lucia hanno rassicurato il presidente dell’associazione Angelo Marigliano e il responsabile per le pubbliche relazioni Renato Apuzzo: saranno fatte verifiche sulla decisione da parte delle amministrazioni locali di variare il piano per le politiche sociali a partire dai primi mesi dal 2017; una decisione assunta dai 7 comuni dell’Ambito 26 nel corso dell’ultima riunione per il piano di zona del 7 dicembre scorso. La lotta dei guerrieri-disabili non si fermerà all’incontro di ieri mattina a Napoli. «Abbiamo chiesto che venga fatta luce su questa vicenda – spiega Angelo Marigliano – perché si sta giocando sulla pelle di noi disabili. La Regione Campania avvierà un’indagine per controllare che le azioni intraprese dai comuni che fanno parte dell’Ambito 26 siano state fatte nel pieno interesse della collettività».
Un summit proficuo dove i membri del Comitato – accompagnati da alcuni operatori della Cooperativa della Compagnia degli Elfi e alcuni medici – hanno spiegato l’importanza del servizio del trasporto sociale nell’area vesuviana ai due dirigenti regionali – la dottoressa Fortunata Caragliano e il dottor Romolo Capuano – che garantiranno controlli sulle operazioni in tema di politiche sociali dell’Ambito.
Ma a corredo di una conversazione, prima pietra miliare sulla vicenda del taglio al trasporto sociale, il presidente del Comitato per i diritti umani ha allegato una relazione, protocollata anche al Comune di Poggiomarino, dove vengono portate alla luce alcune ombre nella gestione del servizio nel piccolo paese vesuviano. Al di là dei numeri e dell’importanza che il trasporto assume a Poggiomarino – gran parte dei fruitori provengono proprio da lì – nel documento consegnato anche nelle mani dell’ente regionale sono illustrate le tante anomalie degli ultimi anni. Dalla gestione indecorosa dell’ambito (dai bandi indetti e poi annullati fino a quelli pubblicato con affidamento a ribassi del 40%) fino all’esercito di veicoli fuori uso che giacciono nei parcheggi comunali. Passando per la mancata consulta dei disabili che non è stata mai istituita.