I mille modi e i mille mondi delle donne. Un tema che non a caso è stato il fil rouge della trentesima edizione del Premio letterario Elsa Morante, la cui cerimonia si è svolta ieri al Teatro Mercadante di Napoli. Un prestigioso riconoscimento che, da sempre, attraverso il punto di vista della cultura e ponendo al centro la narrativa, inquadra aspetti della nostra contemporaneità e che quest’anno ha visto anche i festeggiamenti per gli 80 anni della scrittrice Dacia Maraini, presidente del Premio. Filo conduttore, in un momento di grandi contraddizioni, violenze e instabilità, è stato quell’universo femminile che spesso è agli onori della cronaca per soprusi e maltrattamenti, ma che torna alla ribalta della cultura per le poliedriche capacità, le mille risorse e le immense creazioni. A cominciare dal Premio di saggistica, conferito ad Aldo Cazzullo che in “Le donne erediteranno la terra” (Mondadori) spiega perché il nostro sarà il secolo del sorpasso delle donne, attrezzate a cogliere le opportunità che abbiamo di fronte, che sanno amare e non perdono quasi mai la speranza. Ed è una donna la vincitrice della sezione “Impegno civile”: Suor Rosemary Niyrumbe, le religiosa ugandese nominata eroe dell’anno dalla Cnn nel 2007 e inserita tra le 100 personalità più influenti del mondo secondo Time Magazine nel 2014, che ha dedicato tutte le sue forze per sostenere le vittime delle violenze del Lra, in particolare le baby soldatesse cui è stata rubata ogni innocenza, donne rese strumenti di morte nelle foreste d’Africa. Con delicatezza e passione Rosemary conduce da anni una pacifica battaglia fatta d’istruzione, lavoro e riscatto. “Dar voce a Elsa Morante – Teatro Mercadante” è il riconoscimento dedicato invece agli attori, che quest’anno è andato a Paola Cortellesi, attrice e sceneggiatrice, protagonista di numerosi film, fiction televisive e piecés teatrali, nonché impegnata contro il femminicidio e la violenza sulle donne. Premio come “Morantiano”, il riconoscimento dato agli studiosi che continuano a promuovere le opere di Elsa Morante, a Gandolfo Cascio, per la lunga militanza negli studi sulla Morante e per il contributo alla diffusione della sua opera in Olanda. Premio per la Comunicazione a Monica Maggioni, presidente della Rai, giornalista, già direttrice di RaiNews 24 e poi del polo All News della Rai, ex inviata di guerra e commentatrice di politica internazionale. Premio per la Narrativa a Rossana Campo con il romanzo “Dove troverete un altro padre come il mio” (Ponte alle Grazie). Premio Morante Musica a Max Gazzè, musicista eccentrico, compositore originale e intrigante che coniuga la sua intelligenza d’artista con i testi vivaci e coinvolgenti scritti col fratello Francesco. Figura colta, attualmente impegnato nell’opera “Alchemaya”, la sua opera sintonica, come ama definirla, da vero alchimista della musica. Infine il premio che la giuria ha voluto assegnare per festeggiare l’importante compleanno della sua presidente. Premio Elsa Morante per la Produzione Culturale al produttore cinematografico Emanuele Nespeca. Accanto ai vincitori sul palco del Mercadante alcuni giurati: Dacia Maraini, Francesco Cevasco, Vincenzo Colimoro, David Morante, Tjuna Notarbartolo, Paolo Ruffini e Teresa Triscari. Le letture di alcuni brani tratti dalle opere della Morante sono state affidate all’attore Dario Savoia. Il Premio Elsa Morante è organizzato dall’Associazione Culturale Premio Elsa Morante onlus in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e il Teatro Mercadante. Coordinamento e comunicazione a cura delle giornaliste Gilda e Iki Notarbartolo. Media partner Rai Cultura.
CRONACA
13 dicembre 2016
Il Premio Elsa Morante a Monica Maggioni