«Me le sono trovate di fronte all’improvviso, erano tutte e due al cellulare mentre attraversavano la strada. Ho provato a frenare, ma è stato inutile. Sono scappato perché avevo paura». E di paura ne ha avuto davvero tanta il ragazzino che nella serata di sabato 5 novembre, intorno alle 20.40, ha investito due 14enni in corso Garibaldi, la strada che corre parallela al lungomare di Castellammare di Stabia. Talmente tanta paura che è stato zitto otto ore prima di crollare e confessare, innanzitutto alla mamma, di essere lui il “pirata della strada” per cui già si era scatenata la caccia sui social. E poi, accompagnato dall’avvocato Francesco Schettino, si è presentato alle 4 del mattino al commissariato di polizia: «Sono stato io». Era diventato appena maggiorenne. Sì, perché alla mezzanotte tra sabato e domenica il ragazzo ha compiuto 18 anni. Appena quattro ore hanno separato il suo destino dalla Procura ordinaria, quella dei “grandi”. Le accuse di lesioni gravi e omissione di soccorso gli sono contestate dalla Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Napoli nell’indagine affidata alla Polizia Municipale.Zitto per otto ore. Anche quando si è ritrovato al pronto soccorso del San Leonardo a pochi passi dalle ragazzine che aveva appena travolto, con l’Sh 300 preso in prestito da un amico, e dai loro parenti accorsi in ospedale a seguire una situazione che è apparsa subito grave per una delle due. Anche lui, infatti, è caduto e si è ferito, in modo meno grave, nell’impatto avvenuto all’altezza del Palazzo del Fascio.Il compleanno della maturità difficilmente lo riuscirà a dimenticare. Sabato sera, una pizza a casa di un amico insieme alla comitiva per festeggiare i diciotto anni che sarebbero arrivati allo scoccare della mezzanotte. Chiacchiere, risate, ma ci si è dimenticati di prendere le bibite. «Vado io»- si propone il festeggiato. Sotto il palazzo ci sono due scooter che appartengono agli amici: un Liberty 50 di cui non c’erano le chiavi e un Sh 300 che lui, proprio per l’età, non avrebbe neanche potuto guidare. Eppure inforca quello. Casco in testa, parte dalla zona dei cantieri metallurgici e percorre corso De Gasperi verso il centro. La svolta obbligatoria a destra per prendere il lungomare. La strada è libera, nonostante sia sabato sera. Forse è in questo momento che accelera, fatto sta che a metà del lungomare si trova davanti le due ragazzine. Le centra, passando tra le due. Una è sbalzata verso i palazzi, l’altra verso la villa comunale. Anche lui cade, lo scooter perde dei pezzi. Il ragazzino si rialza e scappa verso casa. Quando la mamma lo vede malconcio, le racconta una bugia. O, forse, quella che per lui è solo una mezza verità: «Sono caduto con lo scooter». «Andiamo in ospedale che stai perdendo sangue»- impone la mamma preoccupata. Al pronto soccorso ci sono anche le due ragazzine. Lui resta zitto. Quando torna a casa, viene a bussare l’amico proprietario dell’Sh. «Ma che fine hai fatto?», gli chiede. «Scusami, sono caduto con lo scooter». L’amico lo incalza: «Non è che sei tu il pirata della strada. Quello che ha investito le due ragazzine sul lungomare?». E allora il 18enne crolla. E confessa. «Sono stato io, ho fatto un casino».
CRONACA
7 novembre 2016
Castellammare. Neo 18enne investe due 14enni e scappa, poi confessa tutto