Un pitone in bella vista, custodito in una teca e messo proprio al centro del locale. Una vicenda per cui gli animalisti delle province di Napoli e Salerno sono pronti a mobilitarsi in massa, quella che da tempo va avanti in un noto ristorante-pasticceria al confine tra Scafati e Boscoreale. Un pitone della specie “reale”, infatti, da tempo è costretto a vivere in una teca, troppo piccola per le sue dimensione, è a divertire gli ospiti del locale a ogni ora del giorno e della notte. Così, tra un primo e un dolce, si sprecano i selfie e le foto che ritraggono il pitone. I ben informati dicono che l’animale si trovi li da tanto tempo e che i proprietari della struttura non gli facciano mancare tutto l’affetto del caso. La questione però da qualche giorno è finita nel mirino degli animalisti della zona che, quasi per caso, si sono imbattuti nella visione dell’animale rinchiuso in gabbia, che si nutre soprattutto di roditori. Non si esclude per il momento una denuncia alle forze dell’ordine, visto che l’articolo 727 del Codice penale punisce la detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura. Le intenzioni dei proprietari, secondo chi frequenta il locale, sono delle migliori, ma la detenzione del pitone potrebbe costare loro una salata contravvenzione euro per maltrattamento di animali. Gli attivisti prima di agire si stanno informando anche sui regolamenti comunali vigenti a Scafati e Boscoreale, per capire se la situazione possa risultare incompatibile anche con le normative in materia presenti nei due Comuni. Non si esclude nemmeno una sorta di class-action per invitare i titolari del locale a riportare il pitone nel suo habitat naturale.
Sul caso vuole vederci chiaro il rappresentante della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Alfredo Riccio. “È inaccettabile che simili animali vengano strappati al loro habitat per diventare attrattive commerciali”.
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