Il ritmo è improvvisamente cambiato. Facendo dimenticare ben presto le note stonate delle prime cinque tracce di un disco che sembrava ricalcare l’ultima, brutta opera granata. Se la Salernitana potesse parlare in musica, finora in quest’antipasto di campionato avrebbe registrato le più brutte canzoni di un’artista con grandi potenzialità. Il “vento del Sud” proveniente da Trapani, però, ha fatto scattare qualcosa. Quella scintilla giusta per avere la meglio di un avversario sembrato davvero poca roba (che fine ha fatto la splendida squadra ammirata nel passato campionato?) e cominciare a raccogliere i primi applausi. In fondo al “direttore d’orchestra” Beppe Sannino è bastato mettere gli uomini giusti nel posto giusto. Perché – è innegabile al di là dei discorsi del mister che non vuole parlare di numeri e sistemi di gioco – il 3-4-1-2 sembra essere il vestito giusto per le caratteristiche dei suoi uomini. E, proprio come è tornato a ripetere ieri patron Claudio Lotito, il «risultato è garantito». Odjer, Busellato e il terzetto di difesa (imbattuta per la seconda volta di seguito) hanno fatto rullare forte la batteria, Vitale ha premuto forte il plettro sulle corde della sua chitarra, il giro di basso di Coda era quello giusto. E poi c’è Donnarumma, che non ha dimenticato come far innamorare tutti del suo violino, permettendo di ritrovare una gran voce al solista Rosina. E, quasi d’incanto, quella stessa musica che era sembrata così stridente ha ritrovato l’armonia giusta. Se n’è accorto anche il trainer di Ottaviano che, nel post-partita, ha sottolineato come l’interpretazione tattica utilizzata nel primo successo stagionale sia la migliore possibile per questa squadra. Anche l’allenatore della Salernitana, dunque, si è reso conto che non serve cambiare “genere musicale” e snaturare le proprie caratteristiche per scalare le hit-parade. Questa sesta traccia, però, dovrà essere soltanto un punto di partenza. La prestazione offerta con il Trapani (soprattutto nel primo tempo) resta nella mente con un ritornello che potrà essere canticchiato per giorni. Utile per placare le ire dei fans delusi dalle note stonate ascoltate sul finire dell’estate e dare all’orchestra granata una nuova consapevolezza. Il ritmo è improvvisamente cambiato. Toccherà ai ragazzi di Beppe Sannino sfruttare l’onda lunga di un successo che non dovrà restare fine a se stesso…
SPORT
25 settembre 2016
Salernitana, il sound giusto della sesta traccia granata