È tempo di osare. Puntando tutto sul carisma e sull’orgoglio di una squadra che fa della “cazzimma” la sua arma in più. La Salernitana che questo pomeriggio è ospite al Piola del Novara va alla caccia del colpo grosso dopo aver ottenuto due (ottimi) pareggi nelle prime sfide del campionato contro corazzate come Spezia e Verona. Match interpretati alla perfezione dagli uomini di Beppe Sannino, non tanto nell’interpretazione tattica ma in quella della personalità, del carattere, dei nervi. Il mercato dell’ultima estate ha regalato alcuni uomini che hanno quel pizzico di cattiveria in più rispetto al passato, quelle qualità umane mancate come il pane nel corso della scorsa stagione. Da capitan Rosina a Vitale, passando per Laverone, Busellato e Mantovani, gli innesti giunti all’ombra del castello d’Arechi sono riusciti in poco tempo ad imporsi, dentro e fuori dal campo. Un fattore vitale e forse decisivo in un campionato in cui non basta la tecnica e la corsa per emergere. A completare il quadro, poi, c’ha pensato il trainer granata. Sannino sin da subito si è imposto con la sua personalità importante, rompendo gli schemi rispetto al passato e dando subito una sua impronta che ha trasmesso alla squadra che sembra rispondere dando l’anima in campo. Al resto, poi, ci penseranno i tifosi che, anche questo pomeriggio, non faranno mancare il loro apporto: saranno circa 300 i supporters che prenderanno posto nel settore ospiti per spingere e far sentire forte la loro voce.
È tempo di osare. Perché quanto la Salernitana è riuscita ad inserire nel proprio patrimonio è stato perso dall’avversario di questo pomeriggio. Il Novara è sì squadra dai valori importanti, in grado di confermarsi nuovamente nella griglia dei playoff. Ma alcuni addii hanno, infatti, privato il team piemontese dei suoi storici leader. Per gli azzurri, infatti, sarà così facile sostituire i vari Buzzegoli, Ludi, Gonzales ed Evacuo, protagonisti delle ultime stagioni ed anche degli anni d’oro in cui il Novara fu proiettato sul palcoscenico della serie A. Toccherà, adesso, al tecnico Roberto Boscaglia riassestare il tutto. Non sarà facile: il ko patito contro il Pisa è la dimostrazione. I toscani, infatti, reduci dal caos societario e da una preparazione tutt’altro che facile, sono riusciti a schiantare e annullare ogni reazione soltanto con la forza dei nervi. La Salernitana ha guardato e preso spunto. E i suoi tanti leader sono pronti ad intimorire il Piola. È tempo di osare…
SPORT
10 settembre 2016
Salernitana, è tempo di osare: i granata all’assalto del Novara