Un addio, pesante, e tre nuovi arrivi. Sullo sfondo le sabbie mobili dell’incertezza e dell’agitazione. Sarà un settembre in bianco e nero quello della procura della Repubblica di Napoli. Giovanni Colangelo, il capo del pool inquirente, deve preparare le valigie. Pochi giorni fa il Consiglio dei ministri ha preso posizione sulla proroga delle pensioni dei magistrati over 70 ed ha deciso di salvare dall’addio forzato le sole toghe della Cassazione, del Consiglio di Stato, della Corte dei Conti e dell’Avvocatura dello Stato. Tutti gli altri andranno a casa, come prevede la norma introdotta dal Governo Renzi nell’agosto del 2014 ma rimasta inapplicata sino ad oggi (per due volte è stata decisa una proroga di un anno). A casa, dunque, dovrà andare anche Giovanni Colangelo, che compirà 70 anni a febbraio.
Addii ma anche nuovi ingressi. L’organico della Direzione distrettuale antimafia di Napoli (25 magistrati sulla carta) è da mesi scoperto di tre unità dopo la fine del mandato – lungo 10 anni – di brillanti magistrati come Pierpaolo Filippelli (promosso a procuratore aggiunto a Torre Annunziata) e Stefania Castaldi (che ha fatto domanda come procuratore aggiunto). Colangelo ha bandito un concorso ‘interno’ per l’assegnazione dei posti.
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