E’ il giorno del vertice di Ventotene tra Matteo Renzi, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande. Dall’aeroporto partenopeo di Capodichino i tre si sono trasferiti in elicottero a Ventotene per un omaggio alla tomba di Altiero Spinelli e poi sull’incrociatore Garibaldi al largo dell’isola per l’incontro.
Tanti i temi sul tavolo per un incontro voluto dal premier italiano con l’intento, chiaro, di rilanciare la sfida europea, dando nuova linfa a una Ue uscita con le ossa rotta dalla Brexit. Oltre 150 i giornalisti presenti sulla nave Garibaldi, dove nel tardo pomeriggio avrà luogo, sul ponte di volo della portaerei, la conferenza stampa dei tre leader europei. Che, nella trilaterale, affronteranno i temi della sicurezza, della crescita, della difesa, degli investimenti, del lavoro e dei giovani, senza dimenticare l’emergenza immigrazione e la cultura, un capitolo ritenuto fondamentare dal nostro premier.
“È facile buttare addosso all’Europa tutte le colpe, le colpe di tutto. Più difficile è cercare di costruire un’Europa diversa, più attenta ai valori e meno alla grande finanza. Noi ci stiamo provando, con tutta l’energia di cui disponiamo. Rispetto chi sa solo dire no, chi sa solo lamentarsi, chi sa solo urlare che va tutto male. Ma noi stiamo provando a cambiare, concretamente, passo dopo passo. Anche in Europa. Il vertice di oggi con Hollande e Merkel a Ventotene va in questa direzione”, scrive Renzi sulla enews.
Anche il luogo scelto per il vertice ha un valore fortemente simbolico: è nella suggestiva isola pontina che venne piantato il seme dell’Europa unita e prese vita il manifesto europeista scritto da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi. Ed è proprio alla tomba di Spinelli che oggi renderanno omaggio Renzi, Merkel e Hollande prima di prender parte alla trilaterale sulla Garibaldi. “Abbiamo scelto il luogo di Spinelli e dei suoi compagni di confino e prigionia, il luogo – continua il presidente del Consiglio – nel quale nacque il Manifesto per gli Stati Uniti d’Europa mentre il fascismo aveva esiliato e imprigionato questi profeti dell’unità europea. Credo sia un simbolo in cui tanti italiani possono riconoscersi”. “Metteremo un fiore sulla tomba di Spinelli e poi lavoreremo a bordo di una nave italiana, la Garibaldi, che è in prima fila nel coordinamento delle operazioni di salvataggio nel Mediterraneo. Due simboli in uno: i valori ideali, l’impegno concreto. Davanti ai problemi uno deve scegliere: trovare un buon colpevole o trovare una buona soluzione. Noi lavoriamo per risolvere i problemi”.
“E allora – prosegue Renzi sulla enews – vogliamo che l’Europa del dopo Brexit, l’Europa colpita al cuore dal terrorismo rilanci un ideale forte di unità e di pace, di libertà e di sogno, di dialogo e di identità. Ecco perché dobbiamo investire nella difesa comune, nell’innovazione digitale, nelle scuole e nella cultura”. “L’Europa è la madre affettuosa dei nostri valori, non la custode algida di regole burocratiche difficili da accettare. Questa sfida non è facile da vincere per l’Italia. Ma non siamo più quelli a cui ridono dietro. Adesso tocca anche a noi, proviamoci, tutti insieme. Perché usando le parole finali del Manifesto di Ventotene: ‘La via da percorrere non è facile, né sicura. Ma deve essere percorsa e lo sarà!”’, conclude Renzi.
Stasera i tre leader europei -che hanno già avuto una trilaterale a Berlino all’indomani della Brexit e si rivedranno a Bratislava il 16 settembre per un vertice informale dei capi di stato e di governo della Ue- ceneranno sulla Portaerei, da qui raggiungeranno direttamente l’aeroporto di Capodichino per far ritorno a casa. Con la speranza che dall’incontro di Ventotene possano emergere nuove certezze e una linea comune per risollevare le sorti di un’Europa che, forse mai come ora, appare fragile e in affanno.