E’ apparsa talmente strana la nomina di Anton Vaino alla guida dell’amministrazione del Cremlino, che la stampa russa si lancia in un’altrettanto strana spiegazione per l’improvvisa ascesa di questo 44ennne, sino a pochi giorni fa un mister Nessuno, ora potentissimo: il grigio apparatcik potrebbe essere balzato all’attenzione di zar Vladimir Putin per un suo studio su un misterioso oggetto chiamato “nooscopio”. Uno strumento che sarebbe stato inventato in Russia cinque anni fa e in grado di registrare “la coscienza collettiva dell’umanità”, addirittura “l’invisibile”. A scatenare alcuni media russi è la suggestiva coincidenza del cognome e delle iniziali dell’autore di un articolo accademico con tanto di schema – complicatissimo – per illustrare “la relazione tra il tempo e le forme nello spazio”. Nella ricerca, si sostiene che “il mercato è una manifestazione della vita. Le manifestazioni più notevoli della vita avvengono per condensazione: in determinati punti, determinate linee, in determinate formazioni spazio-temporali”, e altri oscuri concetti, conditi da schemi e grafici. Il tutto per convergere sulla descrizione di questo “nooscopio”, che sarebbe in sostanza uno strumento per raccogliere dati sull’ambiente naturale e relativi fenomeni, risorse, potenzialità di gestione. Sempre nel documento attribuito a Vaino, si spiega che negli Usa e in Ue esistono progetti simili: il Planetary Skin in America, Living Erath Simulator in Europa. Qualcuno fa notare che la parte in cui si parla di progetti stranieri è “l’unica comprensibile” in tutta la dissertazione. Si tratta di “quel Vaino lì?”, quello promosso inaspettatamente pochi giorni fa capo dell’amministrazione presidenziale russa in diretta televisiva, con Putin che licenzia l’alleato di lunga data Sergei Ivanov per fargli spazio? Dal Cremlino nessun commento, ma sono troppe le coincidenza tra il testo “La Capitalizzazione del Futuro” pubblicato nel 2012 e il nuovo top-burocrate di Putin, 44 anni, figlio di un leader comunista estone, in passato in servizio all’ambasciata russa in Giappone, poi quieta e grigia carriera nei palazzi del potere a Mosca. Anton Vaino, che nel 2013 si è laureato in Economia con una tesi sull’industria mineraria, potrebbe davvero essere l’autore dello studio sul “nooscopio”, suggerisce la stampa, ma “con ampi prestiti”: ovvero un lavoro non esattamente rivoluzionario, ma assemblato copiando qua e là.
LIFESTYLE
19 agosto 2016
Da mister nessuno a uomo potentissimo: ha inventato il “nooscopio”, misura la coscienza collettiva dell’umanità