SALERNO – Sono promanazioni ancora vive e difficili da estirpare: gli eredi, per nome e per conto, si muovono sul territorio sotto forma di giovani leve «che, nel tentativo di ritagliarsi spazi operativi, ricorrono anche ad azioni cruente». Così le descrive la Dia, inquadrandole nel gruppo madre D’Agostino-Panella, ritenuto ancora attivo nei quartieri di Salerno in prosecuzione del sistema messo in piedi negli anni d’oro dell’egemonia criminale: dal maxi-blitz “City” scattato nel 2007, che bloccò il cuore nero annidato nel tessuto sociale del capoluogo, sono passati nove anni, segnati da alcuni fatti di sangue in un modus di generale, apparente pax. Del resto, sottolinea l’Antimafia, «La forte azione della magistratura ha decapitato i vertici di vecchi gruppi criminali».
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