La tv satellitare al-Arabiya, che cita fonti irachene della sicurezza, ha riferito che almeno 35 persone sono morte e 60 sono rimaste ferite in un attentato suicida nella tarda serata di ieri in un mausoleo sciita . Due attentatori si sono fatti esplodere in un mercato vicino al mausoleo dell’imam Sayid Mohammed bin Ali al-Hadi a Balad mentre un terzo kamikaze è stato ucciso e la sua cintura disinnescata. Sono stati inoltre avvertiti diversi spari e colpi di mortaio. Il leader sciita Moqtada al-Sadr ha mobilitato la sua milizia, le Brigate della Pace, schierandola intorno al mausoleo.
L’attacco, durante la festività di Eid che segna la fine del mese del Ramadan, è stato rivendicato dallo Stato Islamico. L’Is considera gli sciiti come parte di un culto eretico. L’attacco, avvenuto a Balad, nella provincia di Saladin, a circa 70 km a nord di Baghdad, segue quello che ha ucciso almeno 290 persone domenica a Baghdad, considerato il più grave attentato in Iraq dal 2003.
L’attentato arriva dopo quello di domenica notte a Baghdad, che secondo l’ultimo bilancio ufficiale ha ucciso 292 persone, ferendone almeno altre 200, alcune in modo grave. Si tratta dell’attentato più grave in Iraq dall’intervento militare degli Usa nel 2003.