Riforma della Pubblica Amministrazione. Tra le altre eventuali novità, per i dirigenti statali privi di incarico c’è la possibilità di essere utilizzati “con il loro consenso, allo svolgimento di attivitàdi supporto presso le amministrazioni stesse o presso enti senza scopo di lucro”, ciò senza che ne derivino retribuzioni aggiuntive. Nella bozza trovano conferma anche le indiscrezioni emerse nei giorni scorsi: i dirigenti statali rimasti senza incarico che abbiano ricevuto valutazione negativa “cessano dai Ruoli della dirigenza al decorso dei sei anni” e per ogni anno che passa subiscono un taglio del 10% della retribuzione fondamentale (ovvero quella base), l’unica che gli è riconosciuta. La riforma della dirigenza è prevista dalla delega Madia, che prevede un ruolo unico (articolato su tre livelli: statale, regionale e locale), nonche’ l’abolizione delle fasce. Il decreto attua quindi la legge approvata l’estate scorsa.
CRONACA
21 giugno 2016
Statali, taglio degli stipendi e via i dirigenti incapaci