Dissesti, veleni e sversamenti selvaggi: il sindaco chiude al traffico dieci strade di Terzigno. Una decisione arrivata nei giorni scorsi e che riguarderà diverse arterie periferiche del piccolo comune vesuviano. Colpa delle troppe buche stradali e dell’abbandono massiccio di cumuli di rifiuti lungo l’asfalto. E in certi posti, dove neanche l’illuminazione riesce ad aiutare gli uomini della polizia municipale, diventa difficile anche stanare i furbetti del sacchetto selvaggio e/o gli sversatori seriali di scarti.
Motivo per cui l’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Francesco Ranieri ha deciso di istituire nelle ore serali, fino allo spuntar del sole, il divieto del traffico veicolare in ben dieci strade. Stop alle auto da Ottobre a Febbrario – dalle 17,30 alle 5,30 – e da Marzo a Settembre – dalle 20,30 alle 4 – in Via Camaldoli (lato corso Leonardo Da Vinci), via Camaldoli (Lato Giuseppe Verdi), Via Emblema (1° e 2° Bocca di Lupo), via Emblema (in Località Piana Tonda), via Vicinale Gatta, via Vicinale Boscariello, Via Ottanta Mogge (lato Corso Volta), via Vicinale Boscariello (intersezione via Vecchia Aquini), via Vicinale Campagna (nei pressi dell’isola ecologica), via vicinale Campagna (intersezione via Fornillo) e via vicinale Campagna (intersezione via Vecchia Aquini). Una copertura territoriale totale, le strade in questione sono sia in periferia, quelle che confinano con i comuni di Boscoreale e Poggiomarino e sia arterie delle strade principali della città.
La decisione è stata presa dopoché il sindaco ha letto la lunga relazione degli uomini della polizia municipale, agli ordini del comandante De Rosa, nella quale venivano elencate tutte le criticità delle strade in questione. Alcune di queste presentano lungi tratti dissestati, voragini e buchi che con il peggioramento delle condizioni atmosferiche sono anche cause di allagamenti. Tali strade non sono per niente illuminate e vengono prese di misa dagli sversatori di rifiuti che approfittano della mancanza di riflettori per lasciare sul territorio comunale scarti e sacchetti. Molto spesso poi arsi e causa di gas e sostanze tossiche nell’aria.
Un provvedimento già entrato in vigore e che permetterà all’amministrazione e ai vigili urbani un maggiore controllo delle aree preferite dagli eco-attentatori.
CRONACA
3 giugno 2016
Terzigno. Roghi, veleni e voragini: il sindaco blinda la città