Assolvere Francesco Schettino perché un uomo “non si può condannare per le sue debolezze, ma va giudicato solo su prove concrete”. Riaprire il processo per acquisire 30 nuovi documenti presso la compagnia Costa Crociere. E tutto ciò a dispetto dei 27 anni invocati dalla Procura Generale, “una cosa inaccettabile” per il comandante che “non ha mai lasciato la nave, un’accusa scandalosamente falsa”.
Il momento della verità, quello della sentenza di secondo grado si avvicina e gli avvocati del capitano di Meta cercano di smontare le accuse più pesanti. A cominciare dall’abbandono della nave.
“Voi lo dovete assolvere, piaccia o no all’opinione pubblicam non ci sono prove che Francesco Schettino sia colpevole. Intorno a lui è stato costruito un mostro che non c’è”.
+++TUTTI I DETTAGLI SULL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO METROPOLIS+++