L’annuncio è arrivato durante il consueto appuntamento con #Matteorisponde su Facebook e Twitter. “Al 2018 Equitalia non ci arriva”, ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Stiamo riorganizzando le Agenzie: tutto il sistema del rapporto tra il cittadino e il pubblico amministratore – ha aggiunto – La riorganizzazione di questo sistema prevederà un modello del tutto diverso, più a disposizione del cittadino e non vessatorio contro il cittadino”. Oltre ai grillini, anche i leader di Lega Nord e Forza Italia, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, da tempo chiedevano la soppressione della società incaricata dal 2007 di riscuotere le imposte.
Già nel 2014, con una proposta di legge, il Movimento 5 Stelle aveva provato, in Parlamento, ad abolire Equitalia. Il 10 luglio dello stesso anno, l’Aula di Montecitorio votò a maggioranza un emendamento soppressivo dell’intero testo dei cinque stelle. Il quale prevedeva, in sostanza, che “a decorrere dal 1° gennaio 2015 le funzioni relative alla riscossione nazionale attribuite alla società Equitalia Spa” fossero “trasferite all’Agenzia delle entrate”. L’emendamento in questione portava la firma di Marco Causi, deputato del Partito democratico. “È l’ennesima prova che, in tutta questa vicenda, i veri demagoghi sono Renzi e il Pd”, dice Cancelleri a ilfattoquotidiano.it. “A distanza di due anni – aggiunge – il premier e il suo partito ripropongono la nostra proposta, magari prendendo in considerazione il testo di Francesco Boccia che ricalca quasi totalmente quello di cui sono prima firmataria”.