“Nato ai bordi di periferia…” cantava nel 1986 per raccontare ai suoi fan un po’ di sé. Oggi, per festeggiare i 30 anni della sua carriera, Eros Ramazzotti affida ad un libro il racconto di tutta la sua vita da popstar internazionale. È uscito oggi nelle librerie “Grazie di cuore” edito da Rizzoli. “E’ un po’ una cronistoria del passato. Che è passato, perché sono 30 anni – dice il cantante in un messaggio video postato su Facebook -. E adesso mi dico: una volta avevo tutta la mia vita davanti, adesso ne ho molta alle spalle. E’ un libro che, sfogliandolo, ti fa ritornare un po’ al passato”.
Una vita senza eccessi quella che viene fuori dal suo racconto, dove emergono, tra tutti, un doloroso ricordo e un ringraziamento alla musica.
Il cantante romano racconta come sia salvato grazie alla passione per la musica, in un’età in cui sbagliare era possibile. E ricorda il suo amico che non ce l’ha fatta “Eravamo vicini di banco e ci cacciavano sempre perché non facevamo niente… non ci piaceva la scuola. Solo che io pensavo alla musica, lui invece si drogava: morì in un tragico incidente dopo che si era fatto una dose di eroina”. Poi continua: “La droga… ne girava tanta nel nostro quartiere ed era facile perdersi se non avevi alternative. Da allora cominciai a provarne un sano terrore, che negli anni seguenti mi ha fatto stare alla larga dalle brutte tentazioni”.
Il libro contiene anche una raccolta fotografica tratta dall’archivio personale del cantautore; in più le prime bozze scritte prima a mano e poi a macchina del testo di “Terra promessa” quando pensava di chiamarla “I ragazzi di oggi”. Era il 1984: con quel brano vince il Festival di Sanremo nelle Nuove Proposte e inizia la sua avventura come popstar.
Solo musica nel suo libro, nessun riferimento alla vita privata e alla sua famiglia. C’è spazio, però, per i saluti dei suoi colleghi più cari, Jovanotti e Laura Pausini.