Un tavolo in plastica, un frullatore e centinaia di bustine termosaldate. Così due giovani avevano trasformato un anonimo appartamento della periferia flegrea di Napoli in una efficiente raffineria di cocaina. Una fabbrica di dosi che avrebbe fruttato all’organizzazione criminale oltre 100mila euro. Blitz dei carabinieri a Pianura, due le persone in manette. A gestire il business della «polvere bianca» smantellato dai militari dell’Arma un ragazzo di ventisette anni, rampollo di una delle famiglie malavitose più pericolose di Soccavo. Si tratta di Ciro Puccinelli, figlio «del presunto reggente dell’omonimo clan operante nella zona» scrivono gli investigatori negli atti trasmessi all’autorità giudiziaria. Puccinelli è stato sorpreso mentre era al “lavoro” al tavolo-raffineria, con materiale per il confezionamento delle dosi e sostanza da taglio. Assieme a lui Giuseppe Lazzaro, 29 anni. I carabinieri della stazione di Pianura hanno bloccato i due mentre erano impegnati a trasformare in «pallini» 1,3 chili di cocaina purissima, che al dettaglio avrebbe fruttato circa 100mila euro. Sul tavolo erano sparse 52 bustine, bilancini di precisione, sostanza da taglio e vario materiale per il confezionamento. Dopo una breve colluttazione per evitare l’arresto, i militari sono riusciti ad ammanettare i due e sequestrare quanto rinvenuto.
CRONACA
21 aprile 2016
Pianura. Il figlio del boss Puccinelli preparava la cocaina con un frullatore: due arresti