Due squadre di vigili del fuoco, quattordici uomini, coadiuvati da vari mezzi, tra cui due autobotti, stanno lavorando per ridurre i danni ambientali causati da uno sversamento di petrolio avvenuto ieri sera intorno alle 19.45 alla Iplom, in località Fegino, nell’entroterra genovese Ieri sera erano intervenute sette squadre. Secondo i primi accertamenti, da una condotta del deposito Iplom sarebbe fuoriuscito del petrolio riversandosi nei rii Pianego e Fegino e da quest’ultimo nel Polcevera.
I vigili del fuoco hanno immediatamente collocato le panne anti-inquinamento e coperto il petrolio con speciali schiumogeni. Diverse decine di metri cubi di greggio hanno raggiunto il Polcevera; le barriere protettive disposte anche dai vigili del fuoco in più punti lungo il torrente hanno permesso di minimizzare l’impatto sul mare, dove la Capitaneria di Porto sta fotografando la situazione.
Questa mattina è stata parzialmente riaperta al traffico via Borzoli. I tecnici del territorio del dipartimento Arpal di Genova, che hanno la qualifica di Ufficiali di Polizia Giudiziaria, conducono le indagini per conto della Magistratura: si tratta di una decina di specialisti, suddivisi in tre squadre impegnate nel punto dell’incidente, presso il Porto Petroli e l’impianto di Busalla.
Con la Protezione Civile è stata attivata la sala d’emergenza del Comune e il sindaco Marco Doria e l’assessore alla Protezione civile Gianni Crivello hanno convocato una riunione del Centro Operativo Comunale presso il Matitone per dare comunicazioni trasparenti, ufficiali e univoche alla cittadinanza. Di fronte alla criticità della situazione, gli abitanti delle zone limitrofe sono stati invitati a recarsi nelle proprie abitazioni, sono stati attivati i dirigenti del plesso scolastico di Borzoli per chiudere le scuole e si è provveduto a chiudere via Borzoli, riaperta stamattina a senso unico alternato.
Contestualmente i vigili del fuoco hanno avviato tempestive azioni di schiumatura e posizionamento di “panne”aventi la funzione di barriera, operazioni poi eseguite dal personale della stessa Iplom. Sul greto del Polcevera, nella zona di via Perlasca di fronte all’Ikea, è stato poi avviato un intervento, tuttora in corso, per cercare di impedire il deflusso in mare del greggio svolto congiuntamente dai vigili del fuoco e da un’impresa specializzata. L’obiettivo è quello di separare il combustibile dall’acqua del torrente per poi aspirarlo e, nei giorni prossimi, procedere alle operazioni di bonifica. Tutte le operazioni sono state condivise con il sindaco di Genova Marco Doria.
C’è preoccupazione per la presenza di gas e vapori causata dallo sversamento di petrolio. Un timore che riguarda la salute della popolazione “come dimostra la scelta di tenere chiusa la scuola, perché questi gas e vapori sono cancerogeni e al momento si avvertono a km di distanza. Si sta cercando di ridurli utilizzando gli schiumogeni. Ci auguriamo che l’esposizione delle persone sia minima e che il vento aiuti a trascinare via i vapori”, spiega all’Adnkronos Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria.
“Uno degli sversamenti più importanti della zona, peggiore di quello del 2012 – aggiunge Grammatico – lo sversamento è durato per parecchie ore, sono riusciti a interrompere il flusso solo stanotte all’una e adesso stanno cercando di contenere la massa oleosa che grazie all’intervento della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, non ha raggiunto il mare”.
C’è poi la questione ambientale, “perché quando parliamo di letti di fiumi e torrenti parliamo di falde acquifere, fauna e flora. Noi chiediamo che l’azienda garantisca un’operazione di bonifica”, conclude Grammatico.