Il ritrovamento di 15 chilogrammi di esplosivo Tatp all’interno dell’appartamento di Shaerbeek che ha fatto da base ai tre uomini del commando autore della strage all’aeroporto di Zavantem conferma la predilezione dei jihadisti europei per questa sostanza. Il Tatp (perossido di acetone), altamente instabile ma molto potente, da qui il suo soprannome ‘la Madre di Satana’, è lo stesso esplosivo usato per gli attentati di novembre a Parigi. In epoca pre Stato Islamico, quando il jihadismo agiva prevalentemente nel nome di Al Qaeda, venne impiegato anche negli attentati di Londra del 2005 e, fortunatamente senza successo, anche da Richard Reid, lo ‘shoe bomber’ che non riuscì a farsi esplodere su un volo Parigi-Miami nel dicembre 2001. I suoi ingredienti, come il perossido di idrogeno concentrato e l’acetone sono molto facili da trovare. Acquistarli anche in grandi quantità non desta necessariamente sospetti ed è relativamente semplice combinarli insieme per fabbricare un ordigno. Più difficile è maneggiare il composto per evitare esplosioni accidentali. Proprio a causa della sua instabilità combinata alla grande potenza, il Tatp è infatti raramente usato per fabbricare ordigni improvvisati in zone di guerra. Il ricorso al Tatp negli attentati di Parigi e Bruxelles lascerebbe quindi supporre che la rete europea dell’Is avrebbe raggiunto un’alto livello di specializzazione nel fabbricare e maneggiare questo esplosivo. L’assemblaggio con viti, chiodi e sfere metalliche serve ad aumentare il potenziale distruttivo degli ordigni. Non è un caso che le bombe fatte esplodere all’aeroporto di Zaventem fossero contenute all’interno di valigie. Questo ha consentito ai terroristi di gestire con relativa tranquillità l’instabilità del Tatp contenendo il rischio di un’esplosione accidentale.
CRONACA
24 marzo 2016
L’ orribile “Madre di Satana”: il segreto dietro le stragi di Bruxelles