L’ammontare dell’assegno che prenderemo quando andremo in pensione non sarà più un’incognita. L’Inps sta per inviare ai cittadini italiani le buste arancioni che conterranno i prospetti con le proiezioni della futura pensione. Il calcolo sarà basato ovviamente sul presupposto che lo stipendio resti invariato nel corso degli anni. “Finalmente riusciamo a mandare la busta arancione a casa di 7 milioni di italiani, lavoratori del settore privato. Raggiungiamo chi non è digitalizzato e lo facciamo in collaborazione con Agid”, ha annunciato il presidente del l’Inps Tito Boeri nel corso di un convegno realizzato con l’Agid. “Le buste dovrebbero cominciare ad arrivare dalla seconda settimana di aprile -ha detto Boeri- speriamo anche prima. La comunicazione conterrà un prospetto dell’estratto conto contributivo e la simulazione di base e inviterà appunto i destinatari a digitalizzarsi, richiedendo ‘spid’ (il pin unico per accedere ai servizi on line, ndr) per accedere a tutte le funzionalità aggiuntive offerte dal servizio on line di simulazione della pensione”. E Boeri ha concluso sottolineando che per quanto riguarda i dipendenti pubblici “stiamo stringendo accordi per inviare la busta arancione insieme al cedolino”.
CRONACA
18 marzo 2016
Arrivano le buste arancioni per 7milioni di italiani. A chi e quando