Torre del Greco. «Al netto delle vicissitudini giudiziarie, la nomina di Vincenzo Sannino in giunta rappresenterebbe un clamoroso autogol per il sindaco: in campagna elettorale, Giovanni Palomba ha sempre battuto sulla discontinuità e poi sarebbe pronto a puntare sull’ex dirigente ai lavori pubblici dei disastri». Luigi Mele – candidato del centrodestra sconfitto al ballottaggio del 24 giugno – si leva subito il primo sassolino dalla scarpa da esponente dell’opposizione: «Per tre anni, all’epoca in cui ero assessore, Giovanni Palomba mi ha addossato tutte le responsabilità degli interventi realizzati con i fondi Piu Europa – ricorda il leader locale di Forza Italia – a partire dalla passeggiata Porto-Scala per finire alla fontana di via Roma. Avrà dimenticato come, in vari periodi, proprio Vincenzo Sannino si è occupato di diversi progetti finanziati con i fondi europei. Se io ero l’assessore ai lavori pubblici dei disastri, lui era il dirigente ai lavori pubblici dei disastri». Ora pronto al salto in giunta: «è uscito dalla porta del Comune con il pensionamento da dipendente e rientra dal balcone con la nomina da assessore – rincara la dose l’ex fedelissimo di Ciro Borriello – Eppure non credo a Torre del Greco non ci siano tecnici in grado di ricoprire un simile ruolo, magari con risultati migliori. Perché, a un mese dal ballottaggio, non è cambiato nulla: la città muore sotto i nostri occhi e il sindaco non è stato neanche in grado di garantire la pulizia dalle erbacce, come garantì in campagna elettorale. Fino a oggi abbiamo registrato solo promesse e spot, ma in alcuni rioni della città i marciapiedi sono letteralmente impraticabili». Meno caustiche, invece, le riflessioni di Nello Formisano. L’ex senatore tornato tra i banchi del consiglio comunale dopo 25 anni a Roma aspetta «l’ufficializzazione delle nomine per esprimere un giudizio complessivo sull’esecutivo». Ma, attraverso i social network, non disdegna di lanciare qualche stoccata a Giovanni Palomba: «Suggerirei al sindaco – il «consiglio» postato su Fb – di acquisire, a scanso di equivoci, per tutti gli assessori i certificati del casellario giudiziale e dei carichi pendenti. Sono certo che non serviranno, ma è bene farlo». Un chiaro riferimento alla vicenda di Vincenzo Sannino, evidentemente «monitorata» dall’onorevole di via Martiri d’Africa. Trancianti, infine, le considerazioni di Romina Stilo sulla giunta-lumaca: «Stiamo assistendo a una vera e propria libanizzazione della politica – l’affondo dell’ex first lady di palazzo Baronale – Uno scontro tra fazioni in cui a rimetterci sono sempre i cittadini».
politica, Torre del Greco
21 luglio 2018
Torre del Greco, Mele all’attacco: «In giunta l’ex dirigente ai lavori pubblici dei disastri»