Era iniziata come la classica storia d’amore tra giovanissimi. Lei, bella e piena di vita. Lui, un passato difficile alle spalle e la voglia di cambiare vita a soli 19 anni. A Firenze, dove il giovane si era trasferito in cerca di lavoro e dove era stato raggiunto dalla baby-compagna a ottobre del 2015. A Natale il regalo inatteso, la scoperta di una gravidanza e il sogno di un figlio: un momento di gioia diventato l’inizio di un incubo a occhi aperti per Maria – nome di fantasia – vittima di una serie di intimidazioni e violenze durate la bellezza di tre anni, cominciate con il «divieto» di frequentare i propri genitori imposto dal compagno e concluse con un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari firmata dal gip Emma Aufieri del tribunale di Torre Annunziata. A finire ristretto tra le quattro mura della propria abitazione Vincenzo I. – incensurato di 23 anni, residente in una traversa di via Nazionale – accusato di atti persecutori, lesioni personali e violenza privata. Capi d’accusa scattati al termine delle articolati indagini – partite dalla denuncia della vittima – portate avanti dagli agenti del commissariato di polizia guidato dal primo dirigente Davide Della Cioppa.
CRONACA, Torre del Greco
18 luglio 2018
Torre del Greco. Incinta, pestata a sangue dall’ex: «Compro una pistola e ti sparo»