E’ stato fermato a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, nel dicembre del 2017. Bloccato dalle sirene dei carabinieri nel cuore della piana di Gioia Tauro, regno della ndrina dei Pesce, una delle cosche più potenti della ‘ndrangheta. In auto trasportava, in direzione Napoli, 10 chili di marijuana pronta per essere trasformata in dosi. Ma a 100 giorni da quel blitz in autostrada, Giuseppe Vuolo, 37enne di Castellammare di Stabia ritenuto vicino al clan D’Alessandro, è stato condannato e scarcerato. Dopo oltre 3 mesi vissuti nelle celle del carcere “Arghillà” , infatti, i giudici hanno deciso di accogliere la richiesta dell’avvocato Renato D’Antuono, concedendo al pluripregiudicato stabiese la misura cautelare dei domiciliari. Vuolo, nella giornata di ieri, è stato così accompagnato in un’abitazione a Pimonte. Un “trasloco” arrivato poche ore dopo il verdetto firmato dal tribunale di Palmi che ha condannato a 3 anni di reclusione il 37enne accusato di detenzione di droga.