Ercolano/Portici.Sale la tensione all’ombra del Vesuvio per la raffica di raid criminali registrata nell’ultimo mese tra Ercolano e Portici. In particolare le forze dell’ordine sono state chiamate a fare luce su complessivi 8 furti e rapine avvenute in un mese nella città della Reggia, mentre a Ercolano – al netto dei raid predatori – il fenomeno preoccupante è legato alla cosiddetta «banda del crick». Dall’inizio dell’anno a oggi sono una decina i casi di auto smembrate e depredate dei pneumatici. Senza dimenticare le frequenti aggressioni a opera di baby gang registrate sia a Portici sia a Ercolano. Così gli amministratori delle due città lanciano un sos alle forze dell’ordine del territorio e invocano una serie di provvedimenti ai rispettivi sindaci.
La città degli Scavi
«In questa ultima settimana abbiamo analizzato gli episodi criminali verificatisi in città, statisticamente non si tratta di una delinquenza particolarmente allarmante – spiega il segretario cittadino del Pd e consigliere comunale Piero Sabbarese -. Ma l’impressione è che la città sia meno sicura rispetto agli scorsi anni. Perciò chiederemo alle forze dell’ordine di creare una sinergia per pattugliare al meglio le strade. Anche se il problema è sempre a monte: non bastano solo le forze dell’ordine, ma occorre l’intervento della politica. In vista del bilancio previsionale vogliamo riqualificare alcuni aspetti della città: a breve, a titolo di esempio, installeremo 900 nuove luci. Per quanto riguarda le periferie occorre creare un indotto economico con attività commerciali. Per riuscire in questo, già nelle prossime ore abbiamo una serie di incontri in vista del bilancio previsionale, in cui proporremmo alcuni accorgimenti per ripristinare la sicurezza a Ercolano». Dalla maggioranza all’opposizione il tema sicurezza interessa tutti: «Occorre l’implemento delle videosorveglianza e un poliziotto di quartiere. È necessaria una maggiore sicurezza, perché per sviluppare una città occorre sentirsi protetti – afferma Gennaro Miranda di Fratelli d’Italia – . E non solo per i cittadini, ma anche gli esercenti che investono sul territorio. Dopo gli ottimi risultati della giunta targata Nino Daniele negli scorsi anni c’è stato un po’ di rilassamento sul tema sicurezza, ma adesso bisogna riprendere quel percorso». E ancora l’argomento viene ripreso dal Movimento 5 Stelle: «La questione sicurezza va a toccare diversi aspetti come l’importanza di avere un presidio di legalità sul territorio, come poteva essere la nuova caserma dei carabinieri. L’amministrazione comunale aveva detto di volere investire risorse economiche nella videosorveglianza, ma non è avvenuto in modo efficiente – rimarca il grillino Gennaro Cozzolino – e questo ci rammarica. Perché avevamo sposato l’idea di questa linea di investimento. Penso ci sia un dato allarmante che va a incidere sull’aumento della criminalità: la disoccupazione».
L’incubo a Portici
«Già lo scorso 16 novembre in consiglio comunale sollevai un dibattito sul tema sicurezza in città e chiesi al sindaco e all’assessore alla legalità spiegazioni sulle azioni per prevenire questi fenomeni: ma non ottenni risposte – l’affondo di Mauro Mazzone di Liberi e Uguali -. Alla luce degli ultimi episodi avvenuti nei giorni scorsi, purtroppo, pare evidente che non si stanno adottando le giuste misure di prevenzione». Di diverso tenore il commento della componente della commissione ambiente e qualità urbana. «La commissione di cui faccio parte ogni giorno affronta il tema della sicurezza. Il sindaco ha già chiesto un mese fa un maggior presidio delle forze dell’ordine al questore di Napoli, proprio per fronteggiare la criticità – spiega Florinda Verde del Pd -. A Portici siamo fortunati, perché gli agenti di polizia municipale svolgono un lavoro di prevenzione eccellente: garantiscono controlli efficienti, ma chiaramente non possono essere presenti durante le ore notturne. Proprio perciò, come già ribadito dal sindaco, lo Stato deve essere più presente, specialmente di notte. Perché il vero problema lo vivono anche i commercianti e gli imprenditori, siccome spesso i loro negozi sono come delle “banche”. Un commerciante subisce anche danni per migliaia e migliaia di euro in un raid: solo i costi di vetrate e inferriate rotte sono un preso. Inoltre, l’assessorato alla sicurezza già sta lavorando da tempo all’implemento della rete di videosorveglianza a Portici». La visione di una città sicura del Movimento 5 Stelle: «Negli ultimi giorni si sono verificati degli eventi preoccupanti per la nostra città – spiega Alessandro Caramiello -. Abbiamo appreso che sono stati stanziati 546mila per le telecamere al Granatello. Da anni chiediamo l’installazione di un sistema di videosorveglianza adeguata, a breve faremo delle verifiche adeguate, chiedendo anche un consiglio comunale monotematico per capire come possiamo garantire la sicurezza dei nostri concittadini».