Niente sconti per il Comune di Santa Maria la Carità, nonostante sia fuori dal Piano urbanistico territoriale della penisola, si ritrova ugualmente incluso nell’incubo abbattimenti. Sì perché le case da salvare, fermando in tempo le ruspe, sono almeno tre. Un numero che comunque preoccupa e che è diventato un argomento urgente da discutere nel prossimo consiglio comunale, convocato per venerdì 13 aprile. L’unica possibilità di mantenere in piedi le tre abitazioni è il cambio di proprietà, ovvero l’acquisizione degli immobili nei beni patrimoniali del Comune. Un cambio non da poco. Da edilizia privata le case ritenute abusive dovranno essere trasformate in edilizia popolare. Alloggi che, per intenderci, dovranno essere assegnati dall’ente secondo una graduatoria, alle famiglie povere. Una manovra che potrà avere buon fine soltanto se ci saranno gli estremi, come previsto dal Regolamento approvato nel 2015.
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