Piazza Bartolo Longo resta blindata nonostante le festività di Pasqua e Pasquetta siano ormai trascorse da un pezzo. Sul sagrato del Santuario, fino a tarda notte, c’è una pattuglia dell’esercito in presidio fisso. Altri due soldati, invece, percorrono lentamente il perimetro dell’area armati. Ininterrottamente.
Si guardano intorno, fanno una breve pausa, poi ripartono. L’allerta è scattata in città dieci giorni fa, quando un algerino – ora detenuto nel carcere di Poggioreale – piombò sul sagrato Santuario di Pompei a bordo di una Panda rubata poche ore prima a Terzigno. Un caso finito nelle mani degli 007 dell’Antiterrorismo. Nell’ordinanza con cui il giudice Iannone ha disposto la custodia cautelare in carcere di Othman (questo il nome del giovane che ha seminato il panico nella settimana santa) si è parlato soprattutto del video dell’incursione. Secondo il magistrato, il filmato «rende evidente l’estrema pericolosità della condotta» del ventiduenne «che per le modalità, il luogo, la personalità e le condizioni psico-fisiche » fa pensare al peggio. Ovvero, a comportamenti «che evocano episodi di attentati terroristici».
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