Never Settle, mai accontentarsi, questo il claim di OnePlus, la start up cinese, fondata nel 2013 da Carl Pei con l’ambizioso obiettivo di progettare e produrre uno smartphone di altissima qualità ad un prezzo di gran lunga inferiore rispetto a quello dei top di gamma delle tre regine di vendite, Samsung, Huawei ed Apple. Sebbene si tratti di un brand poco noto al grande pubblico, grazie ad un entusiastico passaparola e ad una solida reputazione, ha visto moltiplicarsi i suoi clienti in Italia, divenuta in breve tempo uno dei mercati chiave del Vecchio Continente. Il multietnico staff dell’azienda di Shenzhen, che concentra i propri sforzi su un terminale per volta, a circa 5 mesi dal lancio del best buy, OnePlus 5, ha presentato, a metà novembre scorso, a New York il OnePlus 5T. Questo nuovo device eredita lo stesso livello di eccellenza del predecessore ma, seguendo la moda dei dispositivi a “tutto schermo”, monta un display 18:9 con bordi ridottissimi ed una diagonale di ben 6,01 pollici.
Nella confezione, oltre lo smartphone, sono presenti la manualistica, un cavo USB/USB-C di colore rosso, un caricabatteria veloce 5V-4A (con la tecnologia Dash Charge bastano 30 minuti di ricarica per coprire un’intera giornata e si passa da 0 a 100, in poco meno di 90 minuti), l’eiettore del vassoio SIM, una pellicola proteggi schermo, già applicata, ed una cover in silicone trasparente, non bellissima ma efficace. Manca una cuffia.
Estremamente elegante e ricercato nel design, il 5T è dotato di una scocca unibody, in resistente alluminio anodizzato piacevole al tatto, priva di spigoli, con linee arrotondate e bordi smussati. Assemblato in modo perfetto, ha un peso di 162 g, ben distribuito e bilanciato. Le sue dimensioni sono, inevitabilmente, data la diagonale dello schermo, importanti (156.1×75 mm) ma il bordo è molto sottile (7.3 mm).
Comodo da tenere in mano, ha una buona ergonomia con due piccoli nei: la difficoltà nel raggiungere con il pollice la parte alta del display (un problema comune a tutti i terminali con aspect ratio 18:9) e la scivolosità dell’alluminio, limite quest’ultimo superabile con l’adozione di una cover, che, oltre a conferire più presa all’impugnatura, può limitare i danni in caso di una malaugurata caduta.
Ricoperta da un robusto Gorilla Glass 5 della Corning con efficace trattamento oleofobico, la faccia anteriore, con un rapporto screen to body dell’80,5%, è quasi interamente occupata dal display, eccezion fatta per due sottili strisce nere. Quella in basso è vuota, mentre in alto sono integrati la griglia in metallo della capsula auricolare, la fotocamera anteriore, i sensori di prossimità e di luminosità, e un piccolo led di notifica, i cui colori si possono personalizzare nelle impostazioni. Lungo il bordo laterale, che OnePlus definisce “Horizont Line”, sono presenti: a destra, il tasto di accensione/blocco e il cassettino estraibile per due nanoSIM; a sinistra, il bilanciere del volume e l’alert slider zigrinato a tre posizioni (normale, vibrazione e non disturbare); in basso, il microfono principale (in tutto sono tre con tecnologia di soppressione del rumore), la porta USB Type C (OTG ma solo 2.0), un performante speaker mono di sistema e un jack audio da 3,5 millimetri.
Sul retro, caratterizzato da una bella finitura opaca di colore Midnight Black (esiste anche una versione Sandstone White Limited Edition), in posizione centrale, il logo 1+ a rilievo, poco più sopra, il sensore di impronte digitali, che, affidabile nel riconoscimento e veloce nello sblocco, può essere utilizzato anche per aprire/chiudere la tendina delle notifiche e per scattare le foto, in alto, leggermente sporgenti, gli obiettivi della dual cam affiancati dal flash dual led.
Il OnePlus 5T non vanta alcuna certificazione IP quindi ufficialmente non è resistente all’acqua e alla polvere, tuttavia su Youtube circolano numerosi video in cui viene immerso in acqua per 30”, senza che riporti danni.
Il display è un Optic AMOLED di elevata qualità con una risoluzione FHD+ (1080×2160 pixel) e una densità di 401 ppi. Offre neri profondi e colori vividi con possibilità di regolarne intensità e temperatura, secondo la gamma cromatica sRGB o DCI-P3, oppure a proprio piacimento. Elevato contrasto, luminosità altissima tale da assicurare perfetta leggibilità anche sotto la luce diretta del sole, ampi angoli di visione. Nessun problema se si indossano occhiali da sole, grazie alla doppia polarizzazione dello schermo. Utili la modalità notturna (filtra la luce blu per affaticare meno gli occhi), la modalità lettura (display in bianco e nero, stile e-book reader) e la funzione Ambient, che illumina per qualche secondo il display, mostrando anche l’orario, quando c’è una notifica o si solleva il dispositivo. Esiste anche la possibilità di “risvegliare” il telefono con un doppio tap sullo schermo. Non essendoci pulsanti fisici o capacitivi, i tre tasti funzione Android (Applicazioni recenti, Home, Indietro) sono virtuali, posti in una barra di navigazione, che è possibile fare scomparire se si desidera vedere le app a tutto schermo (es. video e game).
Il processore è il potente Snapdragon 835 di Qualcomm, un octacore (Kryo 280 con frequenza fino a 2.45 GHz), poco energivoro grazie al processo produttivo a 10 nm. A supporto la GPU Adreno 540 e 6 o 8 GB di memoria RAM LPDDR4X. La memoria interna UFS 2.1 è da 64 o 128 GB, non espandibile. Questa dotazione hardware monstre, unita all’eccellente ottimizzazione software di OnePlus, garantisce, come abbiamo sperimentato nel corso della nostra prova, prestazioni inappuntabili, caratterizzate da avvii fulminei e grande fluidità, assenza di lag o impuntamenti, nell’utilizzo di app, nella navigazione web, nella fruizione di contenuti multimediali e dei giochi più “pesanti”. Anche con il multitasking più spinto, non abbiamo mai registrato aumenti di temperatura.
La batteria integrata da 3300 mAh, facendo un utilizzo normale del dispositivo, consente di non ricaricare per almeno due giorni e, durante il test, ci ha consentito di arrivare alla fine di un’intensa giornata con un’autonomia residua di quasi il 30%.
Il OnePlus 5T è un dual SIM dual standby, tramite impostazioni è possibile scegliere la SIM predefinita per dati, chiamate e messaggi. Ottima la qualità delle chiamate telefoniche, grazie ad una sezione radio con segnale telefonico stabile, a microfoni efficienti, a capsula auricolare e a vivavoce dall’elevata resa.
Per quanto riguarda la connettività sono presenti 4G LTE cat. 12/13 (DL 600 Mbps, UL 150 Mbps), Wi-Fi (MIMO 2*2, 802.11 a/b/g/n/ac, 2.4/5 GHz), Bluetooth 5.0 con supporto aptX & aptX HD, NFC. Per la navigazione turn-by-turn, sono supportati GPS, GLONASS, BeiDou e Galileo.
Ottima la qualità delle foto ottenibili con la dual cam posteriore, che è composta da una camera principale con sensore (Sony IMX398) da 16 Mpx e da una camera secondaria con sensore (Sony IMX 376K) da 20 Mpx, ottimizzato per la fotografia in condizioni di scarsa luminosità. Entrambe hanno obiettivo con focale fissa da 27mm ed apertura f/1.7. Quando l’illuminazione esterna scende sotto i 10 lux la camera principale cede il posto a quella secondaria, che, grazie all’Intelligent Pixelâ¯Technology, fonde 4 pixel in 1 e quindi, cattura più luce, riducendo il “rumore” dell’immagine e migliorando la nitidezza. Lo zoom (8X) e lo stabilizzatore (EIS) sono digitali. Premendo due volte il tasto di accensione, la funzione Quick Capture attiva immediatamente la fotocamera e, grazie a un autofocus veloce e preciso, si immortala la scena desiderata prima che sia troppo tardi. Ben disegnata e di facile utilizzo, l’interfaccia utente offre svariate modalità di scatto: Pro, Panorama, Slow motion, Time-lapse e Ritratto, in cui la doppia fotocamera sfrutta i due sensori per mettere a fuoco il soggetto in primo piano sfocando lo sfondo, ottenendo un suggestivo effetto bokeh.
Più che buoni i video che si possono girare con una risoluzione massima 4K a 30fps.
La fotocamera anteriore ha un sensore (Sony IMX371) da 16 megapixel a fuoco fisso con apertura f/2.0, che, oltre a garantire selfie di buona qualità, supporta Face Unlock, un avanzato sistema di riconoscimento facciale che impiega meno di mezzo secondo per scansionare il volto. Essendo gestito interamente via software non garantisce lo stesso livello di sicurezza del Face ID, adottato da iPhone X, ma funziona davvero bene e ci ha riconosciuti, con o senza occhiali, anche mettendo un cappello.
Sul 5T è installata la versione 7.1.1 Nougat di Android (nei prossimi giorni però arriverà Oreo) con OxygenOS 4.7.6, un’interfaccia utente proprietaria, che si fa apprezzare per la personalizzazione priva di inutili orpelli ma con tante interessanti e comode funzioni, come, ad esempio, le scorciatoie attivabili con una pressione prolungata sull’icona di un’app.
OnePlus 5T è in vendita nel sito del produttore a 499 euro nella versione con 6 GB di RAM e 64 GB di memoria interna e a 559 euro nella versione 8/128, da noi provata per questa recensione. Il prezzo è la classica ciliegina su una torta che di suo è già molto gustosa e invitante.